La sospensione ha fatto bene a Green, ma il suo ritorno in campo (e in questa forma) non è mai stato scontato.

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FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Ernest Leo Hernandez per Sportskeeda, tradotto in italiano da Alessandro Di Marzo per Around the Game.


I Golden State Warriors stanno trascorrendo una stagione mediocre, in campo e fuori: oltre al record che oggi vale a malapena il decimo posto ad Ovest, infatti, a inizio anno la squadra ha dovuto fare i conti una volta per tutte con il comportamento inadeguato di Draymond Green, che è stato squalificato per diverso tempo dopo una serie di azioni violente contro Rudy Gobert e Jusuf Nurkic. Nella sua ultima conferenza stampa, Steve Kerr ha parlato della sua riabilitazione da quel punto fino ad oggi, con il prodotto di Michigan State che nel frattempo è tornato sul parquet comportandosi bene una volta per tutte.


Dal momento del ritorno dalla sospensione, Green ha saltato una sola partita, quella contro i Dallas Mavericks del 13 marzo, a causa di un fastidio alla schiena. Avere a disposizione il numero 23 è qualcosa di molto prezioso per gli uomini della Baia, ancora in corsa per strappare la migliore posizione possibile in vista del Play-In. Secondo Kerr, Green ha stretto i denti ed è passato attraverso ad una serie di cambi personali che la Lega voleva vedere.

“Sono davvero orgoglioso di Draymond e del modo in cui ha superato tutto. Credo davvero che la sua carriera fosse appesa a un filo… era chiaro che l’NBA volesse un cambiamento concreto, noi tutti lo volevamo.”

(Steve Kerr)

L’allenatore Warriors si è anche rivelato sorpreso di vedere il #23 così in forma al rientro, anche come leader per i compagni:

“Draymond è una delle persone più intelligenti ed emotive che io abbia mai conosciuto, e ce l’ha fatta. Ha capito cosa non andava e ha risolto i problemi. È un grande leader e mentore per i compagni più giovani, e ci ha aiutati a vincere diverse partite. Si è comportato perfettamente.”

(Steve Kerr)

Nelle ultime 23 partite giocate, Green ha mantenuto medie di 8.8 punti, 8.1 rimbalzi, 5.7 assist, 1 rubata e 1 stoppata, con percentuali ottime del 52% da 2 e del 46% da 3. Tra un mare di incertezze, a breve e lungo termine, almeno gli Warriors hanno ritrovato il Green di una volta.