Gli Utah Jazz sono ufficialmente in fase di retooling, e questa non è una novità. Novità che, invece, è emersa nelle ultime ore a causa dell’apertura ad una trade di Donovan Mitchell, unica star della squadra di Salt Lake City dopo la partenza di Rudy Gobert.

Per Mitchell, che sembrava destinato a rimanere comunque il pilastro alla base della riorganizzazione di Utah, non ci sono ancora offerte convincenti, ma si prevede un bel po’ di movimento nelle prossime settimane.


In questo clima di incertezza, si sta creando una fase di stallo tra il cercare di creare un nuovo contesto che rimanga competitivo e smantellare completamente tutto per dedicarsi alla costruzione di un futuro più saldo. Mentre questo dipenderà in linea di massima dal futuro di Mutchell, gli Utah Jazz si stanno già adoperando per sondare il terreno in ambo le direzioni.

La mossa più orientata verso un retooling più soft, che permetterebbe di rinnovare senza sconvolgere troppo gli equilibri interni, consisterebbe in una sign&trade per Collin Sexton, rumors emerso da Jake Fischer di Bleacher Report. Il giocatore dei Cavs, ancora restricted free agent, non ha ancora trovato stabilità a causa del season ending injury della passata stagione, ma mantiene certamente un certo appeal nella lega, grazie alla sua età e alle sue doti da microwave scorer interessanti per squadre di medio livello – vedi Pacers.

La contropartita consisterebbe in Mike Conley, attualmente sotto contratto a $22.7 milioni per il 2022/23 e con un parzialmente garantito – di cui $14.3 milioni garantiti – per la stagione successiva. Sebbene che per Sexton si parlasse di recente di un possibile contratto fra i 10 e i 15 milioni, probabilmente sarebbe necessario elevare un minimo le cifre per facilitare il salary matching, possibilità assolutamente lecita per un giocatore ancora giovane – senza escludere del tutto il coinvolgimento di un filler, soprattutto per fare in modo che Cleveland eviti la Luxury Tax.

Se, invece, si decidesse di procedere definitivamente ad uno smantellamento, è molto probabile che i Jazz decidano di cedere senza fare troppe opposizioni giocatori da rotazione già Playoffs ready. Secondo Fischer, molte squadre starebbero sondando il terreno per Jarred Vanderbilt e Patrick Beverley. Arrivati entrambi nel pacchetto per Gobert, non potranno quindi essere scambiati fino al 4 settembre, lasciando dunque margine di manovra in attesa della risoluzione del caso Mitchell.

Vanderbilt ha solo 23 anni e si è già imposto come uno dei difensori più versatili della lega, oltre a portare con sé uno stipendio incredibilmente team friendly, da 4.4 e 4.7 milioni di dollari nelle prossime due stagioni. Beverley è un giocatore perfetto per una squadra con ambizioni Playoffs, point guard in grado di operare sia da titolare che in uscita dalla panchina, specialista difensivo e con raggio di tiro, dotato di anni di esperienza di post-season alle spalle.

Su di lui sarebbero già pronti Los Angeles Lakers e Miami Heat, e non è un caso che Pat se ne sia già uscito con un suo classico intervento relativo alle incertezze degli Utah Jazz.