Il reporter di The Athletic ha parlato delle ultime notizie sugli imminenti accordi tra NBA e associazione giocatori.

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Arrivano news riguardanti il nuovo Collective Bargaining Agreement (CBA) tra NBA e NBPA. Secondo Shams Charania, The Athletic, i vertici hanno parlato del classico problema del load management delle star, con una soluzione che potrebbe essere piuttosto vicina. Le parti starebbero per stipulare un accordo secondo cui sarebbe necessario giocare minimo un certo numero di partite per essere eleggibili per i premi stagionali. La cosa importante è che, sebbene il numero preciso sia da stabilire, le parti hanno già concordato su questo punto: in poche parole, mancano i dettagli, ma la cosa si farà.

NBA e NBPA riconoscono il problema e sono disposte a tutto per risolverlo, ma voci autorevoli come CJ McCollum – attuale presidente dell’associazione giocatori – e Chris Paul avrebbero preso parola a riguardo, spiegando che spesso il riposo derivi dagli obiettivi della franchigia e dal desiderio di preservare i giocatori, di conseguenza da fattori oltre il volere del singolo giocatore.


Anche allenatori e personale la pensano allo stesso modo. Oltre a ciò, NBA e NBPA sono d’accordo sul fatto che il vero problema di queste stagioni siano stati gli infortuni. Si dovrà perciò trovare una soluzione di mezzo sia per evitare il load management, sia il sovraccarico che ha visto protagonisti i giocatori soprattutto a partire dal 2020/21, non a caso la stagione con il minor numero di giorni di offseason nella storia dei maggiori sport professionistici americani.

Ricordiamo che la deadline per ogni accordo è prevista per il 31 marzo, data entro la quale le parti dovranno decidere se uscire anticipatamente dall’attuale CBA, stipulandone uno nuovo a partire da giugno 2023, o se aspettare la scadenza prevista a giugno 2024.