Le dichiarazioni di Derrick Rose sulla sua situazione ai Knicks e sul possibile ritiro della sua maglia a Chicago

Con i Knicks in striscia aperta da otto vittorie consecutive, Derrick Rose è ormai escluso dalle rotazioni di Tom Thibodeau. Dopo una relativa rinascita nelle stagioni passate nel ruolo di sesto uomo, Rose si trova ora ai margini delle gerarchie. Per un veterano non è mai facile, e lo è ancora meno per un MVP.
Tuttavia, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Shams Charania di The Athletic, Rose ha dimostrato di aver preso con serenità la scelta del coach, e di rispettare il suo nuovo ruolo all’interno della squadra:
Ho capito il mio ruolo. Non pretendo minuti, sono qui per aiutare i ragazzi più giovani a vincere partite. Aspetto la mia chance ovviamente, ma non mi posso lamentare. Non puoi mai sapere quando puoi essere utile, magari ai Playoffs
Tom mi ha preso da parte e mi ha detto semplicemente che avrebbe cominciato a far giocare Deuce McBride. Mi piace Deuce, ho passato il giorno del Ringraziamento con lui lo scorso anno, ho conosciuto la sua famiglia. Non c’è nessuna invidia, specie per il modo in cui sta giocando. Il mio ruolo è tifare per lui, essere un professionista ed un esempio per i compagni
Il passato, tuttavia, non si cancella. Nonostante la mancata conquista di un titolo, Rose è stato una leggenda per i Chicago Bulls, e la sua maglia rossa numero 1 potrebbe essere ritirata. La sua opinione:
Percepisco l’amore che mi danno in quella città, ogni volta che ci vado, è tutto ciò di cui ho bisogno. La fama non mi piace, è un po’ imbarazzante per me. Da una parte sarebbe bello per me e la mia famiglia andare alla cerimonia del ritiro del numero, ma poi penso che dovrei dire qualcosa, dovrei parlare di fronte a tutti, e ci penso molto perché non mi piacciono quei momenti
Probabilmente, Rose dovrà superare la timidezza e cominciare a preparare quel discorso.