Molti, all’interno della Lega, credono che la point guard possa salutare i Sacramento Kings entro il 10 febbraio.

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De’Aaron Fox è da mesi al centro di controverse riflessioni di mercato, variabili tra prima opzione in uscita sul mercato e pilastro fondante, blindato, dei Sacramento Kings. Di recente, però, sembra che la sua sia tornata definitivamente ad essere una delle piste calde da tenere d’occhio man mano che ci si avvicina alla trade deadline del 10 febbraio. 

Il playmaker dei Kings sta vivendo una stagione sotto le aspettative, con una media di 21 punti – apparentemente buona – ma con una bassissima efficienza, complice anche (tra le altre cose) l’involuzione al tiro da tre punti, con un career-low del 24.8% su un minor numero di tentativi rispetto allo scorso anno. Senza dimenticare, inoltre, che questo 2021/22 è il primo anno all’attivo della Rookie Scale Max-Extension accordata nel novembre 2020, che gli farà guadagnare ben $163 milioni in 5 anni. Quest’ultimo fattore è anche il motivo per cui le voci su Fox siano spesso contrastanti: per una sola metà di stagione sottotono, sarebbe una rarità rinunciare a un giocatore appena esteso – soprattutto a queste cifre. D’altro canto, però, se Swipa dovesse essere il mezzo per arrivare (per dirne uno) al Ben Simmons del caso, o comunque ad un Big sul mercato, il fine potrebbe essere giustificato.


Secondo Marc Stein, questa ipotesi non sarebbe affatto utopica. A rincarare la dose ci ha poi pensato Brian Windhorst (ESPN), che ha visto nei New York Knicks una possibile meta. Quella allenata da Tom Thibodeau è una squadra che, come ormai noto, necessita di compiere uno step decisivo, specialmente nel ruolo di point guard.

Dunque questo azzardo potrebbe valere la pena, soprattutto se ad uscire dovesse essere un’altra delle grandi delusioni di questa stagione:

Credo che i Knicks siano interessati a Fox e, se dovessero imbastire una trade, il giocatore più logico da sacrificare sarebbe Julius Randle.

(Brian Windhorst)

L’asse Fox-Randle era già stato esplorato negli ultimi giorni, e questa ulteriore conferma potrebbe essere rivelatrice. Come Fox, anche il Most Improved Player 2021 fa parte di una squadra che sta cercando disperatamente di muoversi in ottica Play-In (o Playoffs), e come Fox ha già i prossimi 5 anni sistemati, dopo aver firmato un 117×4 che sarà in essere da luglio 2022.

Uno scambio che comprenda i due (e l’aggiunta di altro da parte dei Knicks) potrebbe avere una forza rinvigorente sia sui singoli, sia sui roster: a New York arriverebbe finalmente la point guard di cui abbiamo parlato, mentre i Kings avrebbero modo di lasciare all’altro giovane talento, Tyrese Haliburton, la capacità di svilupparsi maggiormente palla in mano – Randle permettendo, ma questa è un’altra storia che riguarda le scelte del coaching staff.

Un’alternativa emersa di recente la rappresenta un’altra squadra in cerca di talento, e cioè i New Orleans Pelicans. Come spiegato da Windhorst, a giocare a favore di NOLA sarebbe il fatto che Fox e la sua famiglia siano originari della Louisiana, con la quinta scelta assoluta del Draft 2018 cresciuta proprio a New Orleans. In più, anche in questo caso, la ricerca di un terzo big name da affiancare a Brandon Ingram e Zion Williamson sembra essere già in corso e più aggressiva che mai, soprattutto in vista di questa deadline (ne abbiamo parlato QUI).

Proprio nelle ultime ore, a tal proposito, sono emersi anche ulteriori aggiornamenti, che vedrebbero Josh Hart posto sul mercato e un forte interessamento per Kevin Huerter degli Atlanta Hawks – seppur quest’ultimo rientri nella categoria delle poison pill (la spiegazione del termine QUI). Meta, dunque, la Louisiana, che si rivelerebbe assolutamente credibile per De’Aaron Fox, seppur con un eventuale pacchetto ancora da definire.

Cinque giorni alla deadline e, per ora, una sola grande trade. Sarà Sacramento la terza squadra a sbloccarsi?