La partita d’esordio contro i Cleveland Cavaliers ha messo in evidenza tutti i pregi (e qualche difetto) dei Toronto Raptors sulle due fasi.
Guardando l’home opener tra Toronto Raptors e Cleveland Cavaliers ho avuto l’impressione di trovarmi davanti due squadre potenzialmente spettacolari e, contemporaneamente, non ancora in pieno controllo di quel potenziale. A tratti entrambe hanno espresso una forma di superiorità sull’altra in quella che si è sviluppata alla fine come una partita punto a punto decisa nei minuti finali. A spuntarla sono però i padroni di casa grazie ad una combinazione di intensità difensiva e scelte offensive più azzeccate, soprattutto nella seconda metà di gara: i canadesi hanno dimostrato di poter accendere l’intensità in qualsiasi momento, specialmente in quelli chiave, mostrando tutto il loro arsenale nelle due metà campo.
PLAYER | PTS | AST | REB | STL | BLK | TO |
P.Siakam | 23 | 1 | 11 | 3 | 0 | 4 |
F.VanVleet | 15 | 5 | 2 | 4 | 0 | 1 |
G.Trent Jr | 19 | 0 | 5 | 1 | 0 | 1 |
O.Anunoby | 18 | 5 | 7 | 3 | 1 | 3 |
S.Barnes | 15 | 7 | 3 | 2 | 1 | 3 |
P.Achiuwa | 10 | 0 | 5 | 0 | 0 | 0 |
C.Koloko | 3 | 0 | 6 | 0 | 1 | 1 |
D.Banton | 2 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 |
T.Young | 3 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 |
J.Hernangomez | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 |
I lati positivi
- Difesa e intensità
La partita è stata vinta grazie a difesa ed intensità, senza mezze misure. I numeri parlano chiaro: 15 palle rubate di cui quattro nell’ultimo periodo, 4 stoppate, 29 rimbalzi difensivi, 12 rimbalzi offensivi contro le 5 steals e i 6 rimbalzi offensivi degli avversari. Tra i titolari di Cleveland Darius Garland, prima di uscire dalla gara per un colpo al volto, è stato limitato a 4 punti con 2/8 al tiro forzando anche 5 palle perse, Caris Levert 2/7 dal campo costretto ad una shot selection abbastanza discutibile. Dei dieci giocatori impiegati da Nick Nurse, sette hanno rubato almeno un pallone, quattro hanno stoppato almeno un tiro, nove hanno recuperato almeno un rimbalzo (offensivo o difensivo che sia).
Più difficile è stato arginare lo strapotere offensivo del neo acquisto Donovan Mitchell, in grado di spezzare i raddoppi e smarcarsi abilmente nonostante una marcatura particolarmente serrata. Le sue penetrazioni in area sono state ossigeno per i Cavaliers e il suo attacco al ferro ha generato complessivamente 56 punti.
Nonostante il suo exploit offensivo, i Raptors sono riusciti nell’intento di tenere gli altri starter a numeri contenuti, forzando gli scarichi verso le seconde linee dei Cavs. Wade, Love e Osman in particolare hanno risposto piuttosto bene dalla panchina ma il concetto rimane lo stesso: bloccare le bocche da fuoco principali per costringere all’errore il role player.
Altra considerazione: Toronto al momento ha solo Christian Koloko (trentatreesima scelta al Draft di quest’anno) come lungo di ruolo, coi suoi due metri e sedici. Dopo di lui Siakam, Barnes, Birch e Hernangomez, con almeno dieci centimetri in meno.
Nonostante questo, le ali dei Raptors sono state capaci di contenere piuttosto bene i due lunghi di Cleveland, l’All-Star Jarrett Allen e il runner up al ROTY 2022 Evan Mobley, e lo stesso Koloko ha messo in mostra ottime qualità nei suoi quindici minuti di impiego. Il DPOY e Most Improved del Pac-12 2022 ha sfruttato l’assenza di Birch e Boucher per candidarsi ad un ruolo molto più ampio nelle rotazioni dei canadesi e il suo bagaglio difensivo potrebbe dare a Toronto un’arma in più da contrapporre ai centri avversari.
- L’attacco
In una partita contro un avversario ostico come i Cavaliers era importante mostrare versatilità e capacità di adattamento. I Toronto Raptors lo hanno fatto, eccome. La già menzionata differenza di centimetri sotto canestro è stata quasi sempre annullata grazie ad un buon gioco in pick&roll per costruire mis-match sul cambio di marcatura e sui raddoppi: così facendo, Siakam o Barnes si sono sempre trovati un uomo più piccolo in marcatura o un difensore meno abile di Allen e Mobley.
La difesa asfissiante ha spesso portato ad una palla rubata da cui è partita una rapida transizione: il contropiede si è aperto subito con passaggi rapidi e immediati in modo da non dare tempo alla difesa di Cleveland di riorganizzarsi. Gary Trent Jr, VanVleet e Barnes sono stati i primi portatori di palla nella fase di contrattacco e dalle loro mani sono usciti 20 punti in situazione di fast-break.
Scottie Barnes era chiamato a dare un segnale forte dopo la vittoria del Rookie of The Year l’anno scorso e lo ha fatto con una partita a tutto tondo: 15 punti, 3 rimbalzi, 7 assist, due palle rubate, 1 stoppata, 50% al tiro, miglior +/- della squadra. Unica nota stonata: i falli. Per essere ancora più utile alla squadra dovrà lavorare su questo aspetto, ma per un sophomore con le sue qualità c’è tutto il tempo.
Prestazione agrodolce della stella di casa, Pascal Siakam: doppia doppia da 23 punti e 11 rimbalzi a cui si aggiungono tre palle rubate e un assist ma condizionata anche per lui dal problema falli. L’espulsione nei minuti finali, con la partita ancora in bilico, ha lasciato la Scotiabank Arena col fiato sospeso e anche per lui sarà importante lavorare su questo aspetto.
Capitolo tiri: il suo 45% al tiro non descrive appieno la sua capacità di costruire dall’isolamento, nonostante alcune scelte forzate. Il confronto con l’avversario nell’uno-contro-uno è una costante del suo gioco su cui ha lavorato molto e i risultati si vedono. Poco fortunato forse su alcune conclusioni, affrettato su altre, ma per il giocatore che è da lui non ci si aspetta altro che questo.
Ottimo anche l’apporto di Gary Trent Jr: 19 punti, quattro triple di cui due nel quarto quarto, che hanno acceso la miccia per la rimonta dei Raptors. Cavalcare la sua verve offensiva sarà un must per Toronto per fare di lui un’altra opzione da sfruttare in attacco per Nurse.
- OG Anunoby
Anunoby merita un capitolo a parte. Nella partita di ieri si è visto il giocatore che tutti nella franchigia, da Ujiri a Nurse all’ultimo dei giocatori in panchina, vorrebbero trovare per tutte e ottantadue le gare stagionali: al di là dei numeri, comunque ottimi, l’atteggiamento in campo e l’approccio al match sono stati incoraggianti. OG è apparso più in controllo, sia palla in mano che nei movimenti off the ball, ha mostrato un playmaking estremamente migliorato e una grande senso della posizione nel riempire le linee di passaggio in contropiede.
Anche la scelta di tiro è stata meno forzata rispetto al solito: nonostante diversi errori, la costruzione è derivata da una gestione intelligente del possesso, sia come creatore che come finalizzatore. MVP della partita, ed esattamente quello che serve a Toronto per essere più competitiva sia in Regular Season che ai Playoffs. Starà a lui mantenere con costanza questo tipo di approccio.
I lati negativi
- I falli
I Raptors commettono ancora troppi falli nei momenti sbagliati della partita. Barnes in particolare: quelli commessi da lui sono stati frutto di diverse ingenuità e un eccesso di proteste che hanno condizionato l’approccio degli arbitri, lasciandolo con tre falli a metà partita. Siakam espulso dopo averne collezionati cinque negli ultimi due quarti di gioco. Questo si traduce in troppi tiri liberi per gli avversari dopo il superamento del limite concesso in troppo poco tempo.
Il risultato così serrato è sicuramente condizionato da questo fattore, tenendo conto che ha costretto Nurse a tenere in panchina più del dovuto giocatori chiave per le sue rotazioni e ha regalato a Cleveland la possibilità di accorciare le distanze grazie ai pochi errori dalla lunetta: 19/23 il conto finale. Una difesa intensa è un’ottima cosa, una difesa attenta ancora di più.
- Il tiro libero
Quello che per Cleveland è stato un aiuto, per Toronto è stato un tiro di moneta. I tiri liberi sono apparsi come un grosso problema per i canadesi, che hanno realizzato dalla linea della carità 23 tiri su 32, il 71%. Troppo poco per così tanti tentativi. Avendo grande capacità nell’attirare il fallo (molto bravo anche VanVleet a cercare maggiormente il contatto in penetrazione) è essenziale farsi trovare pronti nel concretizzare l’occasione.
- Le palle perse
Nel bene o nel male si parla sempre degli stessi interpreti. Siakam ha perso quattro palloni, tutti in situazioni di contropiede per scelte affrettate o un eccesso di confidenza nel lanciarsi in mezzo a due/tre avversari: ora, dal miglior giocatore della squadra ci si aspetta ovviamente quel tocco in più di egoismo ma è fondamentale non eccedere, perché il rischio in partite come questa è che una palla persa pesi come un macigno.
Tredici le palle perse complessive, dieci dalle mani di tre giocatori: il già menzionato #43, Anunoby e Barnes, quelli che in sostanza si sono presi maggiori responsabilità offensive. Statisticamente più aumentano i palloni giocati più aumenta la possibilità di palle perse, e questo è ovvio, ed è il motivo per cui si dovrà lavorare su questo aspetto per non forzare giocate eccessivamente egoistiche.
Considerazioni finali
Quello che viene fuori dall’home opener è complessivamente un quadro positivo per i Raptors, che collezionano una vittoria importante contro una diretta concorrente ai Playoffs. La difesa si è mossa bene, l’attacco anche, le scelte sui due lati del campo sono state corrette. Con il rientro di Birch e Boucher si guadagneranno anche centimetri e muscoli da mettere sotto canestro e sarà importante sfruttare le qualità di Koloko per ottenere ancora più peso nel pitturato.
Parola d’ordine per la stagione 2022-23: costanza. Se i Toronto Raptors saranno in grado di mantenere questo tipo di prestazioni per tutta la stagione, migliorando gli aspetti che sono ancora da perfezionare, potranno essere una bella mina vagante per chiunque incontreranno in post-season.