
Questo contenuto è tratto da un articolo di Keith P. Smith per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
I Boston Celtics hanno avuto una fitta rappresentanza agli NBA Awards. Malcolm Brogdon è stato eletto Sixth Man of the Year, mentre Jayson Tatum e Jaylen Brown sono stati nominati All-NBA.
Tatum è entrato a far parte del primo quintetto, mentre Brown è finito nel secondo. Per entrambi, è un giusto premio per i traguardi raggiunti nella stagione appena passata, ma ci sono anche significative implicazioni contrattuali.
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Partiremo da Jaylen Brown, essendo la sua una situazione molto più incombente. Il giocatore sarà sotto contratto per la prossima stagione a quota $31.8 milioni dopo aver ottenuto i bonus – i quali dovrà ottenere comunque il prossimo anno, ma che sono considerati probabili e quindi parte del suo prossimo stipendio. Ad ogni modo, il vero vantaggio di Brown è quello di essere adesso eleggibile per una Designated Veteran Extension dopo la selezione come All-NBA.
Questa estensione, anche chiamata “Super Max”, permetterà al giocatore di superare la soglia del 30% del cap al primo anno di rinnovo, arrivando al 35%. Questo lo renderà eleggibile per un’estensione da 5 anni, dal 2024/25 al 2028/29, con queste stime:
- 2024-25: $50,050,000
- 2025-26: $54,054,000
- 2026-27: $58,058,000
- 2027-28: $62,062,000
- 2028-29: $66,066,000
- Totale: 5 anni, $290,290,000
Si tratta dell’estensione completa da 5 anni al 35%, con crescita annua dell’8%. Con ogni probabilità, il quinto anno sarebbe una player option, seguendo la struttura usuale delle Designated.
I Celtics potranno offrire queste cifre a Brown già all’altezza del primo luglio, e ci si aspetta che lo facciano. Se lui decidesse di non firmare, allora nel front office del Massachussets si accenderebbero i campanelli d’allarme.
Nessuno giocatore ha mai rifiutato davvero un “supermax” in questi anni, eccetto Kawhi Leonard, che però aveva una situazione ben diversa, trattandosi più del fatto di essere scambiato e essere non eleggibile per un’estensione simile, che di rifiutarla.
L’esito più probabile è che Brown accetterà e firmerà la Designated Veteran Extension. Poi, per come funzionano le cose in NBA, se sarà scontento entro un anno o due dall’inizio dell’accordo, chiederà uno scambio. O, se i Celtics vorranno cambiare, lo potranno fare sempre a distanza di un anno o due.
Un’ultima nota: se Brown dovesse firmare la Designated Veteran Extension, non potrà essere scambiato per un anno dalla data della firma. Questo significa che sarà vincolato ai Celtics per tutto il 2023/24.
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La situazione di Jayson Tatum va un po’ più in là nel tempo. Essendo solo al secondo anno del suo contratto quinquennale, Tatum non potrà firmare alcuna estensione prima dell’estate 2024. A quel punto, JT potrebbe declinare la propria player option per il 2025/26 e aggiungere altre 5 stagioni di contratto, dal 2025/26 al 2029/30.
Ecco le proiezioni:
- 2025-26: $53,198,250
- 2026-27: $57,454,110
- 2027-28: $61,709,970
- 2028-29: $65,965,830
- 2029-30: $70,221,690
- Totale: 5 anni, $308,549,850
Come per Brown, si tratta di 5 anni pieni al 35% del cap, con crescita dell’8%. Come per Jaylen, anche per Tatum il quinto anno dovrebbe essere una player option. Entro i 32 anni, insomma, JT dovrebbe sentirsi abbastanza tranquillo nell’incassare un altro contratto al massimo salariale.
Dal momento che Tatum è stato un candidato MVP in questa stagione, e che dunque si tratti di un giocatore di calibro All-NBA, i Celtics non si faranno troppi scrupoli ad offrirgli la Designated Veteran Extension a mezzanotte in punto del primo luglio 2024. Dovranno solo aspettare circa 14 mesi.
Importante da segnalare è che l’estensione di Tatum andrebbe a coincidere con il primo anno del nuovo “media right deal” che NBA sta negoziando, previsto a partire dalla stagione 2025/26. Questo porterebbe le proiezioni del primo anno di stipendio da $53.2 milioni a $55 milioni.
Un’ultima nota: avendo già fatto parte dei quintetti All-NBA per due stagioni consecutive (2021/22 e 2022/23), sarà eleggibile per la Designated già dall’estate 2024, come detto, ma indipendentemente da quello che accadrà nella prossima stagione. Per un “supermax” è necessario essere All-NBA per 2 delle 3 stagioni precedenti alla firma, obiettivo già raggiunto da Tatum.