
Questo contenuto è tratto da un articolo di Cal Durrett per Air Alamo, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
I fan dei San Antonio Spurs non hanno dovuto aspettare a lungo per assistere agli esperimenti di coach Greg Popovich sui quintetti. Con svariati giocatori versatili a roster, una domanda comune da parte degli addetti ai lavori riguardava la possibilità di vedere la squadra scendere in campo senza una vera point guard di ruolo.
Questo è successo subito nel corse della pre-season, in particolare contro i Miami Heat, con Jeremy Sochan, Devin Vassell, Cedi Osman, Victor Wembanyama e Charles Bassey a partire titolari. I risultati sono stati positivi, la palla è passata molto nelle mani dei primi due, e anche in quelle della prima assoluta al passato NBA Draft, racimolando 17 assist e 6 palle perse. Ma soprattutto, gli Spurs hanno trovato il modo di segnare con efficienza grazie a Wembanyama, che è stato letale dalla media distanza, e alle sei triple di Vassell. Questi risultati positivi, assieme ai commenti criptici di coach Popovich prima della partita, fanno pensare a un potenziale quintetto titolare di San Antonio tutt’altro che ortodosso.
“Pop ha detto di essere “felice” di rivedere Jeremy Sochan in campo per la prima volta da marzo e che sarà la “point guard, tra virgolette”. Quando gli è stato chiesto se Sochan potrà essere la “point guard, tra virgolette” anche a inizio stagione, Pop ha risposto: “Tutto è possibile…”.
– Tom Orsborn
Ma gli Spurs possono davvero giocare senza una point guard di ruolo? Rispondere a una domanda del genere dopo qualche possesso di pre-season contro roster a metà e una difesa tutt’altro che arcigna, per usare un eufemismo, non è facilissimo, ma non per questo non si può sperare in un esperimento del genere. Specialmente con Sochan, Vassell, Keldon Johnson, Wembanyama e Zach Collins: abbiamo già visto che il giovane francese abbia potenziale come passatore e che Collins sia un lungo dotato di una buona visione di gioco, così come che Sochan abbia potenziale da point-forward.
Insomma, ci sono tutti i pezzi perché si possa immaginare un quintetto iniziale positionless, senza posizioni, per San Antonio, sebbene si tratti di un work in progress. Giocare con due “lunghi”, per quanto atipici, potrebbe permettere agli Spurs di moderare il pace, agendo più lentamente e perdendo meno il controllo. La presenza di Sochan, Vassell e Johnson permette di avere potenziali trattatori di palla, con un attacco che potrebbe vedere tutti loro da portatori sul pick&roll, usando anche Vassell sui consegnati o facendo portare appositi blocchi per lui – il suo potenziale, di cui abbiamo parlato QUI, non si scopre certo oggi.
Pop potrà anche usare Wembanyama in uscita da appositi blocchi lontano dalla palla e indirizzati verso la linea di fondo o all’altezza del post, permettendogli di attirare il raddoppio in emergenza e di servire i compagni liberi. Potrà anche servirsi Collins come passatore dal post alto o in punta, facilitando l’azione e innescando i compagni in movimento. Ci sono molte opzioni, e la pre-season non basterà certo a capire in quale direzione il coach sceglierà di andare. Ciò che è certo, è che sarà un’annata di esperimenti nel “laboratorio segreto” di Pop.