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Dopo la frattura al ginocchio di Obi Toppin, che lo terrà lontano dai campi per 3-4 settimane, a New York hanno iniziato a circolare indiscrezioni sui possibili obiettivi della franchigia per sostituire l’ala. E come sempre in questi casi, più per romanticismo che altro, tra i nomi emersi c’è quello di Carmelo Anthony.

Melo è attualmente free agent e si trova per la seconda volta in carriera a guardare la Regular Season da casa, aspettando la chiamata di una squadra interessata alla sua esperienza e alle sue doti di tiro. A 38 anni, è probabile che questa sia l’ultima occasione per Anthony prima di appendere le scarpe al chiodo, e non manca affatto nella fanbase dei Knicks chi vorrebbe vederlo ritirarsi con la maglia di New York.


Il front office della franchigia, però, al momento non sembra aver alcun interesse per uno scenario di questo tipo, secondo quanto riportato da Steve Popper (Newsday Sports):

“Mentre New York cerca un giocatore che possa sostituire Obi Toppin nelle rotazioni, ce n’è uno a casa che sta aspettando una chiamata, che potrebbe giocare quei 17 minuti e prendersi i suoi tiri, e che i Knicks conoscono molto bene: Carmelo Anthony. In passato, una reunion tra Melo e i Knicks era sembrata nel destino. E adesso, a differenza degli anni con Phil Jackson, a dirigere la franchigia c’è il suo ex agente Leon Rose. E quindi, è il momento di una farewell run per Anthony al Madison Square Garden? Probabilmente, no. Stando a quanto mi ha riferito una fonte interna all’organizzazione, la dirigenza è convinta che Anthony non avrebbe un buon fit con il modo in cui vogliono giocare questi Knicks, specialmente da un punto di vista difensivo.”

Per il 38enne, dunque, è altamente improbabile un’offerta da parte di quella che è stata la sua franchigia per sette anni, almeno finché i Knicks saranno in corsa per un posto ai Playoffs. Al momento la squadra ha un record di 13 vinte e 13 perse, valido per l’ottavo posto nella Eastern Conference.

In ogni caso, soprattutto con Thibodeau come allenatore, è chiaro il motivo per cui Melo non rappresenti un’opzione sensata per i Knicks (e probabilmente anche per tutte le altre 29 franchigie). Le carenze difensive che Anthony ha mostrato per tutta la carriera si sono accentuate nelle ultime stagioni da ultra-veterano, e per New York sarebbero esattamente quanto riportato da Steve Popper: un pessimo fit. La sua aggiunta, inoltre, andrebbe a ingolfare ulteriormente un roster in cui già altri giocatori, ovviamente più giovani di lui, non trovano spazio.

Se nessuno darà una chance a Melo prima d’allora, forse nella seconda parte di stagione – andamento dei Knicks permettendo – potrebbe arrivare il momento della tanto attesa reunion, per un “farewell tour”. Altrimenti, quelle dell’anno scorso con la maglia dei Lakers saranno state le sue ultime apparizioni su un campo NBA.