Dopo 17 stagioni, Kyle Lowry ha dimostrato di riuscire ancora a fare la differenza nel momento del bisogno.

FOTO: Sky Sports

Questo contenuto è tratto da un articolo di Jerry Bembry per Andscape, tradotto in italiano da Andrea Borgonovo e Marco Marchese per Around the Game.


A diciassette stagioni dall’inizio della sua carriera NBA, la versione attuale di Kyle Lowry non è sicuramente la più performante. Per niente alto (quello già prima), per niente rapido e per niente atletico, o almeno non come il giorno in cui è stato draftato, nell’ormai lontano 2006, quando la sua scheda dichiarava fosse “capace di giocare sopra il canestro”, letteralmente. Tutto questo potrebbe, in parte, spiegare come mai abbia giocato solamente 55 partite quest’anno con i suoi Miami Heat. Domenica però, nella sfida (Gara 1) vinta contro i New York Knicks per 108-101, Lowry ha giocato una partita molto solida, con 18 punti, 5 rimbalzi, 6 assist e 4 stoppate.


E così i Knicks, che pensavano unicamente a limitare gli attacchi e gli sforzi di Jimmy Butler si sono trovati impreparati a un Lowry del genere, ed ora coach Thibodeau dovrà pensare ad eventuali aggiustamenti per evitare di trovarsi sotto 0-2. “È un campione“, ha detto Butler di Lowry durante l’intervista dopo la vittoria di domenica. “Sta facendo un ottimo lavoro per noi da quando è qui. È uno dei motori che ci aiuta ad andare avanti”.

L’impatto realizzativo di Lowry in Gara 1 si è concentrato nell’ultimo periodo di gioco (10 dei suoi 18 punti sono arrivati nel quarto quarto), non certo una novità per un veterano che, nel suo periodo di massimo splendore, è stato sei volte All-Star e campione NBA nel 2019 con i Toronto Raptors. Il fatto se vogliamo ancor più sconvolgente sono però le 4 stoppate, un dato assolutamente sconcertante per un giocatore che negli ultimi anni non è noto per la sua elevazione (non ha più schiacciato dall’All-Star Game del 2015). Per chiudere con le statistiche, Lowry e Kevin McHale sono ora gli unici giocatori a uscire dalla panchina in una partita di Playoffs per registrare 15 punti, 5 rimbalzi, 5 assist e 4 stoppate, secondo StatMuse.

Tutto ciò ci conferma un’ennesima volta il DNA che ha permesso a Lowry di giocare una carriera lunga, di diventare l’anima di una franchigia e di un giocatore che sembra essere sempre al posto giusto nel momento giusto.

“È un guerriero assoluto, è stato in grado di fare cose straordinarie anche su una gamba sola quest’anno”, ha detto di Lowry l’allenatore degli Heat, Erik Spoelstra. “E quando hai più bisogno di lui, è allora che si fa vedere. A questo punto della sua carriera Kyle vuole solo queste opportunità nei Playoffs.”

Lowry è stato disposto e capace di farsi avanti per offrire una migliore possibilità di vittoria agli Heat, che sembravano in difficoltà quando Butler è rimasto a terra dopo essersi slogato la caviglia a poco più di cinque minuti dalla fine. Il suo contributo dopo l’infortunio di Butler comprende due stoppate su tentativi di layup da parte di Quickley e Barrett, e un importante tiro dalla media distanza che ha portato il vantaggio di Miami sul 104-94 a 2:53 dalla fine. Quello, probabilmente, è stato il tiro che ha spento definitivamente il Madison Square Garden, e tutte le celebrità presenti sugli spalti, tra cui il quarterback Aaron Rodgers, il comico Chris Rock, il cantante Joe Jonas e il rapper Jack Harlow.

“Il Madison Square Garden era incredibile. Era elettrico e un giocatore di basket vuole giocare in questo tipo di atmosfera”, ha detto Lowry. “Sono in questa lega da 17 anni e ho vissuto momenti importanti, momenti difficili, momenti di crisi e anche situazioni in cui non c’erano tifosi. Riuscire a rimanere lucido per tutto il tempo è fondamentale.”

È un merito che Lowry sia rimasto lucido anche in situazioni non troppo facili per lui, per esempio quando il suo fisico è stato oggetto di critiche e battute sui social network. In Gara 1, dopo che Lowry si è tuffato sugli spalti per prendere una palla vagante, è atterrato su Jack Harlow, che ci ha scherzato nelle sue stories su Instagram:

Il fatto che Lowry, all’età di 37 anni, non abbia necessariamente l’aspetto di un giocatore NBA d’élite conta poco per gli Heat. La loro preoccupazione principale, anzi l’unica, è che Lowry giochi partite di questo livello. “L’esperienza e la presenza dei veterani che abbiamo in squadra aiutano molto”, ha detto Spoelstra. “E Kyle è uno di questi”.