Paul Reed, alla fine, resta ai Philadelphia 76ers. Il backup di Embiid aveva accettato nei giorni scorsi un contratto proposto dagli Utah Jazz, che gli avevano offerto 23 milioni di dollari nei prossimi tre anni (gli ultimi due non garantiti e vincolati al raggiungimento di determinati obiettivi nei Playoffs, una struttura decisamente particolare); essendo restricted free agent, peró, Philadelphia ha avuto 48 ore per decidere se pareggiare l’offer sheet dei Jazz, e alla fine, a un paio di giri d’orologio dalla deadline, così è stato.

Pareggiando l’offerta, i Sixers accontentano Reed, che ora ha un triennale interamente garantito (come previsto dalle regole NBA in materia di restricted free agency), e anche il neo-coach Nick Nurse, che ha chiesto al front office di muoversi sul mercato per disporre di una maggiore profondità nel reparto lunghi, come confermato anche dalla firma di Mo Bamba.


La struttura del contratto di Reed dovrebbe essere la seguente, secondo Spotrac:

Dando un’occhiata al salary cap, Philadelphia sfora con questa operazione la soglia della luxury tax, con due slot ancora liberi a roster in seguito alle acquisizioni di Mo Bamba e Pat Beverley, e ora la ri-firma di Reed. Le operazioni nella città dell’amore fraterno, però, potrebbero non essere terminate, con la situazione di James Harden ancora in stand-by e diversi nomi che sono stati accostati a scenari di trade nelle ultime settimane (a partire dall’evergreen delle trade machine: Tobias Harris).

Per chi fosse meno familiare con Paul Reed, infine, ecco una rapida sintesi del suo profilo tecnico, tratta dal nostro ultimo aggiornamento sulla sua free agency: “Si tratta di un lungo backup molto moderno, un po’ sottodimensionato ma molto energico ed estremamente attivo sulle linee di passaggio in difesa, capace di cambiare su più ruoli; offensivamente deve ancora migliorare, sebbene in G League abbia mantenuto anche buone percentuali da fuori, senza traslarle però in NBA. Non ha paura a mettere palla a terra, dote che gli permette di correre in transizione e attaccare i close out, ma ad oggi sembra un giocatore in gradi fare tante cose “benino”, e nessuna in maniera eccelsa: vedremo se il suo sviluppo avrà una svolta nei prossimi anni.”