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I Denver Nuggets stanno cercando di allungare le rotazioni di nuovo, dopo aver perso Jeff Green, tornato ai Rockets, e Bruce Brown, ad un prezzo maggiore di quanto gli potesse essere offerto in Colorado. Justin Holiday è uno dei nomi scelti, al minimo, dal momento che ai campioni in carica adesso non sono rimasti altri modi di muoversi, dopo l’utilizzo della taxpayer MLE per ri-firmare Reggie Jackson. Considerando Julian Strawther, scelta numero 29 al Draft 2023, i Denver Nuggets si trovano con 13 giocatori a roster e circa a $10 milioni sopra la luxury tax line, in sostanza quasi al completo.

Justin Holiday ha avuto una strana parabola nelle ultime 4 stagioni: dopo aver trovato stabilità e minuti agli Indiana Pacers, dove è rimasto dal 2019 alla trade deadline 2022 (stranezza, per un “giramondo” come lui), con un buon rendimento, è stato spedito ai Kings nello scambio per Sabonis, confermandosi un giocatore di rotazione di discreto livello. Da qui, un tracollo, con il passaggio agli Hawks per metà stagione, ai margini delle rotazioni, e poi una parentesi nei già travagliati Mavs. Si tratta di un tiratore da oltre il 36% in carriera, utile sugli scarichi, ma soprattutto in movimento e in uscita dai blocchi, con braccia molto lunghe e una corporatura molto longilinea, che gli permette di navigare bene sui blocchi avversari, sporcando molti palloni. Si tratta di un innesto che potrebbe far comodo per disturbare esterni di livello avversari o eventuali tiratori, capace di correre bene in transizione grazie a una grande rapidità e discreto in aiuto. Justin Holiday si prospetta un ottimo fit per i Nuggets e Nikola Jokic, nonostante il ruolo per forza di cose marginale, consono a un 34enne al minimo salariale.