FOTO: San Francisco Chronicle

Un report-lampo di Shams Charania ha rivelato le ultime in casa Golden State Warriors, subito dopo l’eliminazione subita in 6 gare dai Los Angeles Lakers. Le notizie più importanti riguardano le volontà del proprietario, Joe Lacob, che sarebbe ancora interessato a spendere al netto delle prestazioni di Stephen Curry, sulle quali si sarebbe ancora intenzionati a puntare per arrivare all’anello.

Ecco i prossimi step, anche in base alle notizie da The Atheltic:


  • Draymond Green, sul quale non vi erano stati troppi aggiornamenti nei prossimi mesi. Il giocatore, uno dei volti dei Warriors dell’era Kerr, ha una player option da $28.6 milioni prevista per la prossima stagione sulla quale deliberare. Stando al frontman di The Athletic, indipendentemente da quello che si deciderà – se fare opt-in e estensione o opt-out e ri-firma – Green resterà a Golden State, essendoci un interesse reciproco nel continuare i rapporti. Al punto che Dray ha già dimostrato il proprio amore verso la franchigia nella conferenza stampa post-partita:

“Voglio essere un Warrior per il resto della mia vita. Voglio andarmene con gli stessi ragazzi con cui sono arrivato.”

– Draymond Green

Dando anche una motivazione per la prossima stagione: “Non è finita per noi. Abbiamo perso quest’anno, torneremo il prossimo”. Ciò non significa che Green resterà per certo, dato che The Athletic specifica che la situazione sia in mano sua e che siano già presenti numerose squadre interessate al giocatore, ma è certamente un buon segno per Golden State.

  • Klay Thompson sarà eleggibile per un’estensione, essendo il 2023/24 l’ultimo anno del suo vecchio contratto, che gli frutterà altri $43.2 milioni. Stando a Charania, ci si aspetta che il giocatore accetti un taglio salariale in relazione alle prestazioni, che possa permettere a Golden State di ridurre anche solo leggermente il payroll.
  • parlando di gestione del payroll, il President of Basketball Operations Bob Myers è un altro volto della dinastia Warriors che rischia di scomparire. Il suo contratto scadrà il 30 giugno, perciò ci si aspetta nelle prossime settimane all’offerta che Lacob ha già avanzato. In caso di addio, stando a The Athletic ci sarà una promozione interna e non un’assunzione esterna, con Mike Dunleavy Jr. in cima alla lista come successore.
  • dalla prossima stagione partirà il quadriennale da $128 milioni di Jordan Poole, reduce da dei Playoffs disastrosi e una stagione di regressione. Con 12 giocatori a roster, Golden State partirà già oltre $50 milioni sopra la soglia della luxury tax nel 2023/24, secondo le proiezioni. Joe Lacob è disponibile a spendere, ma non a buttare via denaro. Stando a Shams, se dovranno arrivare tagli da qualche parte, Poole sarà il candidato numero uno, sebbene le fonti parlino di qualche esitazione dovuta alle speranze nei confronti del giovane giocatore. La botta alle squadre più spendaccione come i Warriors data dalle restrizioni del nuovo CBA si farà sentire, perciò questa sarà l’ultima stagione di maggior fluidità per quel che riguarda le trade.
  • dopo una stagione di crescita, Jonathan Kuminga è finito fuori dalle rotazioni ai Playoffs, e Charania spiega che i suoi agenti e il front office dei Golden State Warriors faranno un incontro in estate per stabilire cosa ha in serbo il futuro per la settima scelta assoluta al Draft 2021
  • A queste assolute priorità, aggiungiamo che Donte DiVincenzo avrà una player option da $4.7 milioni milioni, al prezzo della taxpayer MLE, che potrebbe rifiutare per cercare qualcosa di più remunerativo altrove o per chiedere a Golden State una ri-firma a cifre leggermente più elevate, oltre i $5 milioni annui.

Starà solo ai Warriors capire se questa sconfitta segni la fine di un ciclo o il primo step di un retooling verso un nuovo inizio.