Mike Malone senza mezzi termini: il coach dei Nuggets rimprovera i suoi giocatori dopo la sconfitta in Gara 2

Per la prima volta in questi Playoffs, i Denver Nuggets hanno perso il fattore campo, perdendo in casa Gara 2 delle NBA Finals.

Non sono bastati i 41 punti con 16 su 28 di Nikola Jokic, e nemmeno un vantaggio di otto punti a fine terzo quarto: troppi tiri sbagliati, troppe triple subite dai Miami Heat, troppa mancanza di comunicazione ed errori banali nella metà campo difensiva.

Prima ancora dei fattori tattici, questa partita è stata probabilmente decisa dalla disciplina nell’esecuzione delle due squadre. Una è rimasta concentrata e attenta ai dettagli per tutta la partita, portando a casa la vittoria, l’altra ha avuto qualche black-out di troppo.


Lo sa bene il coach dei Nuggets Michael Malone, che non ha nascosto la delusione per la prestazione dei giocatori:

Parliamo di impegno. Queste sono le NBA Finals e parliamo di mancanza di impegno Questa è una grande preoccupazione per me.

Non mentivo quando dicevo che in Gara 1 non abbiamo giocato bene, e oggi appena entrati in campo siamo andati sotto 10-2, e all’inizio del terzo quarto Miami ha segnato 11 punti in 2 minuti.

Abbiamo avuto giocatori là fuori che o erano dispiaciuti perché non gli entravano i tiri oppure pensavano di avere un interruttore da accendere e spegnere.

Questa non è Pre-Season, non è Regular Season, queste sono le NBA Finals. E questo per me è davvero deludente. Ho chiesto ai ragazzi il perché della sconfitta, e loro sapevano la risposta. È stata la partita meno disciplinata che abbiamo giocato in questi Playoffs