Duncan Robinson sta vivendo un momento di flessione. Anche a causa del proprio contratto, potrebbe prepararsi presto a saluare i Miami Heat.

Forse per la prima volta dal suo approdo ai Miami Heat, Duncan Robinson sta vivendo una crisi di prestazioni. Nelle tre ultime partite, infatti, l’ex-Michigan Wolverine è rimasto in campo meno di 20 minuti a gara, chiudendo con un complessivo 2/15 da tre punti.
Il trittico di gare contro Atlanta, Philadelphia e Toronto, squadre che al momento navigano nelle zone grigie della Eastern Conference (soprattutto Hawks e Raptors), è solo l’ultimo passaggio di un’annata negativa del numero 55. Dalla stagione 2019/20, quella della sua definitiva esplosione, Robinson sta tirando con le sue percentuali più basse in carriera (38.3% dal campo e 34.8% da tre) ed è al career-low anche per punti segnati a partita (11.4).
Complice anche l’ascesa di Max Strus, che nelle stesse tre partite ha raccolto sempre più di 25 minuti di utilizzo, Miami sta iniziando a guardarsi intorno sul mercato.
Secondo quanto riportato dall’insider Matt Moore di Action Network, infatti, gli Heat potrebbero prendere in considerazione un eventuale scambio del numero 55, anche per liberarsi dell’oneroso contratto quadriennale da 79 milioni garantiti (con opzione per il quinto anno) firmato in estate.
Sebbene ad un tiratore come Robinson potrebbero bastare una manciata di prestazioni positive per ritrovare fiducia e far ricredere la dirigenza, Pat Riley sta iniziando a guardarsi intorno. Le franchigie interessate ad un profilo del genere non mancherebbero affatto.