Pochi mesi ci separano dall’inizio dell’avventura in NBA di Victor Wembanyama con i San Antonio Spurs, e dopo il breve assaggio del talento francese in Summer League, se possibile, l’attesa è accresciuta ulteriormente. Dentro e fuori la lega, tutti si stanno chiedendo che impatto potrà avere Wemby nei primi mesi, e allo stesso tempo che tipo di utilizzo aspettarsi da parte di Gregg Popovich nella sua rookie season.
Come sempre, dall’ambiente Spurs – non per niente “The Iron Dome” – non filtra molto. Come era stato tra l’altro in occasione della Summer League, con il suo debutto che è stato rinviato rispetto alle previsioni iniziali, e poi con la sua partecipazione interrotta dopo due sole partite (senza nessun infortunio).
Recentemente alcuni dirigenti e addetti ai lavori (anonimi) di squadre rivali hanno condiviso con Ric Bucher (Fox Sports) le loro idee in merito, facendo emergere un generale consenso sul fatto che i nero-argento adotteranno un approccio molto cauto durante i primi mesi, in cui il focus per Wembanyama sarà il lavoro sul fisico. Come conferma, tra l’altro, la sua decisione di non unirsi alla Nazionale francese per i Mondiali di quest’estate: “un sacrificio necessario”.
“Ha 19 anni e bisogno di tanto lavoro per riuscire a traslare il suo talento in NBA”, ha detto uno scout di un team della Western Conference. “Mi aspetto sia ‘load management’, sia ‘competition management’. Saranno cauti e gli faranno affrontare una sfida alla volta nel suo inizio di carriera”.
Come riporta Bucher, diversi GM ed executive della lega si aspettano che il francese “avrà un minutaggio ben inferiore rispetto ai 33 minuti a partita dell’ultima prima scelta e Rookie of the Year, Paolo Banchero. (…) Per gli Spurs non è una priorità che Wembanyama vinca il premio; lavoreranno tantissimo sul suo corpo, gestiranno i suoi minuti, probabilmente non gli faranno giocare i back-to-back, e cose del genere.”
Nonostante la grande fretta che accompagna prospetti del genere, che nel caso di Wemby ha raggiunto livelli rari di isteria collettiva, anche con il francese si dovrà quindi essere pazienti. Gli Spurs lo hanno scelto e lo proveranno a sviluppare nel giocatore-franchigia che vedono in lui per i prossimi 10-15 anni, mentre il record nella prossima stagione regolare e i premi individuali non saranno in cima ai pensieri di Coach Pop. Come è giusto e normale che sia, soprattutto di fronte a un prospetto dalle potenzialità sconfinate.