La stagione dei Cavs ha preso una direzione ben diversa da quello che si prospettava. Ora, il front office potrebbe muoversi per rinforzare la squadra in ottica Playoffs.

I Cleveland Cavaliers sono entrati in questa stagione accompagnati dalla previsione di vincere poche partite (intorno alle 25, secondo la maggior parte delle predizioni) e ritrovarsi a contendere per le prime scelte al prossimo Draft. Le cose, però, sono andate in tutt’altro modo.

Le ottime scelte degli ultimi due anni – unite al lavoro di coach JB Bickerstaff – hanno portato i Cavs a superare ampiamente le aspettative. Cleveland ha vinto 30 delle prime 50 partite, una cavalcata che spinge le proiezioni attuali oltre le 45 vittorie stagionali. Ovvero, direttamente ai Playoffs.


Del successo di questi Cavs hanno recentemente discusso su The Athletic Jason Lloyd e l’insider Kelsey Russo. Al di là di alcune considerazioni tecniche ormai consolidate – come l’efficienza della lineup con tre lunghi o il migioramento di Garland dopo l’infortunio di Sexton – i due si sono addentrati nelle possibili strategie della franchigia alla trade deadline.

Koby Altman si muoverà per migliorare il roster in vista della seconda parte di stagione?

“Questa squadra ha un sacco di tempo, non credo sia il caso di pagare già quest’anno la luxury tax. Hai un roster che sembra essere pronto a competere per moltissimi anni, non ha senso sparigliare le carte adesso e diventare un tax team. La squadra ha sviluppato una coesione importante, che bisogna stare attenti a non rompere. Un paio di mosse per aggiungere un altro creator e un altro ball-handler, però, avrebbero senso.

– Jason Lloyd

Tra i profili su cui Cleveland potrebbe puntare per rimpiazzare Sexton e Rubio, un nome ricorrente nei rumors delle ultime settimane è quello di Caris LeVert (dopo questo, un anno di contratto rimanente a 18.8 milioni), in possibile uscita dagli Indiana Pacers.

LeVert andrebbe ad aggiungere quelle doti di creation che mancano a Cleveland, dopo il doppio infortunio nel backcourt; e con i Pacers che sembrano disponibili ad ascoltare offerte per i propri giocatori più richiesti, Caris potrebbe essere raggiungibile con il contratto in scadenza di Ricky Rubio (17.8 milioni), nel caso in cui Indiana si dimostrasse interessata a una mossa di questo tipo per creare spazio salariale.

Tra gli altri giocatori per cui ci si aspetta un trasferimento alla trade deadline, potrebbero corrispondere all’identikit anche Eric Gordon e Dennis Schroder. Sulla disponibilità della guardia dei Rockets sono circolate indiscrezioni contrastanti di recente, mentre in casa Celtics l’addio del tedesco appare come uno scenario decisamente probabile.

Un punto fermo per Koby Altman, comunque, rimane quello di non pagare luxury tax. I Cavs sono 3 milioni sotto la soglia e in futuro non vogliono trovarsi sanzioni dovute alla “recidività”. Sono uno small market con una squadra giovane, per la prima volta competitiva dopo anni e che in futuro dovrà pagare Darius Garland ed Evan Mobley. Cercheranno di migliorare la squadra attuale, ma saranno pazienti.

Al di là di tutto questo, comunque, ai Cavs mancano 32 partite per terminare la stagione, con una schedule che – secondo le proiezioni – è da questo punto in poi la terza più “facile” della lega. Un vantaggio da sfruttare, in una Eastern Confrence in cui la prima posizione e il Play-In sono separati da 4 partite e mezzo.