L’arrivo in estate di Russell Westbrook non ha portato i frutti sperati. E così, già dopo pochi mesi, si parla di separare le strade tra i Lakers e il giocatore.

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L’approdo in giallo-viola di Russell Westbrook non ha portato i risultati sperati e attesi dal front office dei Lakers.

L’idea di aggiungere una terza stella a roster avrebbe dovuto portare la squadra a non patire l’eventuale assenza delle altre due, garantendo loro più riposo e continuità di risultati durante la Regular Season. La stagione dei Los Angeles Lakers, però, è stata alquanto deludente finora, e il fit del numero 0 con LeBron James e Anthony Davis poco convincente.


I problemi di compatibilità con James e di spacing in attacco (che hanno contribuito alla crisi di Anthony Davis), le palle perse, la poca intensità e pessima attitudine in difesa, la selezione di tiro: tutte mancanze prevedibili, che caratterizzano da anni il gioco di RW.

Il problema è che i Lakers sapevano a cosa andavano incontro la scorsa offseason. Avrebbero dovuto muoversi diversamente (i due giocatori al centro dei rumors erano DeMar DeRozan e Buddy Hield), e in ogni caso prendere delle contromisure a livello di roster per “nascondere” le lacune di Russ e ottimizzare la sua presenza – come invecero provarono a fare i Rockets, circondandolo di tiratori e difensori versatili.

Dopo metà stagione regolare, insomma, non sembra che l’arrivo di Westbrook valga la candela. Ovvero, i 91 milioni a libro paga per questo e il prossimo anno, e i sacrifici che la trade con i Wizards ha comportato in termini di identità difensiva della squadra.

Cedere Westbrook via trade potrebbe essere una soluzione? I Lakers stanno facendo delle riflessioni su questo, ma come sottolinea Yossi Gozlan (Hoopshype), di strade percorribili ce ne sono poche.

Innanzitutto, è complicato trovare squadre disposte ad accollarsi un contratto del genere convinte di poter costruire con successo attorno a Russell. Ora come ora, è più probabile che si faccia avanti una squadra in rebuilding, interessata, più che al giocatore, al contratto e a ciò con cui verrebbe “impacchettato”: asset futuri al Draft o giovani di prospettiva. Merce, questa, molto rara per Rob Pelinka e soci, che non dispongono né di scelte al Draft appetibili, né di contratti “spostabili” e vantaggiosi.

La soluzione che, secondo Gozlan, più di tutte potrebbe accontentare le parti coinvolte, anche dal punto di vista tecnico, sarebbe una trade con gli Houston Rockets per John Wall.

L’affare potrebbe comprendere anche Eric Gordon, veterano che porterebbe valore sui due lati del campo, e Talen Horton-Tucker, elemento che potrebbe rendere questo scambio sensato anche per i texani (nonstante il difficile inizio di stagione di THT).

Lo scenario più plausibile, comunque, considerati tutti gli ostacoli nello spostare il contratto di Westbrook, prevede la sua permanenza nella Città degli Angeli. Almeno fino al termine della stagione.