Questo contenuto è tratto da un articolo di Aikansh Chaudhary per FadeawayWorld, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.



La stagione 2022/23 dei Los Angeles Lakers è iniziata con più bassi che alti; nell’ultima settimana, però, i giallo-viola hanno dato segnali di ripresa, ottenendo tre vittorie consecutive contro Nets, Pistons e Spurs. Protagonista di questa streak è stato un ritrovato Anthony Davis, autore di tre prestazioni in cui ha tenuto una media di 35 punti e 17 rimbalzi a partita, tirando con più del 60% dal campo. Oltre a AD, ad aiutare la squadra di coach Ham è stato un rigenerato Russell Westbrook, che dal suo spostamento nella second unit sembra aver trovato finalmente la propria dimensione in questa squadra.

Tutto questo, però, non ha placato gli immancabili trade rumors che aleggiano intorno ai Lakers, facendo tornare d’attualità un nome a lungo vociferato durante l’offseason: Kyrie Irving.

La point guard dei Brooklyn Nets nell’ultimo mese è stata al centro di un altro – l’ennesimo – polverone mediatico, iniziato con il suo ormai noto tweet sul documentario “Hebrews to Negroes: Wake Up Black America” e culminato con la sospensione da parte dell’organizzazione, terminata dopo 8 partite e il completamento del percorso di scuse preteso dalla franchigia. Non è più un mistero, ormai, che il suo rapporto con i Nets sia destinato a concludersi presto: a luglio 2023, ovvero alla scadenza del suo contratto, oppure nei prossimi due mesi e mezzo, nel caso Sean Marks e soci dovessero decidere di separarsi da lui con uno scambio.

Secondo Eric Pincus (Bleacher Report), i Lakers erano e sono ancora la squadra più interessata in giro per la lega agli sviluppi della faccenda, e quindi la prima potenziale destinazione per Irving in caso di trade. L’estate scorsa ha chiaramente indicato che uno “swap” tra Irving e Westbrook non sia uno scenario desiderabile per Brooklyn (altrimenti l’affare sarebbe realisticamente già stato concluso) e per questo Pincus ha ipotizzato l’inserimento dei Detroit Pistons come terza squadra per facilitare l’operazione (con il 15 dicembre come orizzonte temporale per la sua fattibilità, quando i giocatori recentemente firmati da free agent saranno eleggibili per una trade):

“I Lakers potrebbero cedere Russell Westbrook, Patrick Beverley, Kendrick Nunn e due future prime scelte al Draft (2027, 2029); i Nets spedire Kyrie Irving ai Lakers; e i Pistons mandare Bojan Bogdanovic, Alec Burks e Nerlens Noel ai Lakers. A parte il pacchetto diretto a Los Angeles, il ‘chi-prende-cosa’ di Brooklyn e Detroit sarebbe determinato dalle intenzioni dei Nets, che potrebbero anche scegliere di prendere i role players in uscita da LA per dare un significativo taglio alla luxury tax. In base alla destinazione di Westbrook, poi, al deal potrebbe essere aggiunto Day’Ron Sharpe (Nets), una scelta al secondo giro o i diritti su un giocatore precedentemente draftato. A Brooklyn, in ogni caso, andrebbe almeno una delle scelte dei Lakers.”

Chissà se prima o dopo questo tormentone si trasformerà in qualcosa di concreto, mettendo fine una volta per tutte alle “telenovele” più ricorrenti dell’ultimo anno: Westbrook e i Lakers, Irving e i Nets.