FOTO: Dallas Morning News

I Dallas Mavericks si affacciano all’offseason 2023 con un’assoluta priorità: la ri-firma di Kyrie Irving, acquisito via trade pochi mesi fa con il contratto in scadenza, nella speranza di poterlo convincere in estate ad estendere la propria permanenza in Texas.

Avvicinandoci all’inizio della free agency, i tre fattori determinanti saranno la volontà di Irving (su cui non ci sono certezze), la questione economica (Kyrie si aspetta un remunerativo contratto a lungo termine: è eleggibile per 5 anni e $273M a Dallas, oppure per 4 anni e $198M altrove) e le possibili alternative. E su quest’ultimo fronte, nelle ultime ore sono state riportate delle novità dall’insider Marc Stein. Da mesi i rumors sulla sua possibile preferenza per i Los Angeles Lakers (reciproca?) sono stati un continuo sali-e-scendi, e questo apparentemente è un momento di bassa; al contrario, sono in salita le quotazioni di un’altra potenziale destinazione: gli Houston Rockets.


Stein ha spiegato nell’ultimo invio della sua newsletter di “aver sentito che i Rockets, nel caso non riuscissero a strappare Harden a Philadelphia e riportarlo a Houston, hanno in mente di fare un tentativo per Kyrie Irving. I Mavs ad oggi rimangono l’unica squadra con esplicito interesse per firmare Irving il mese prossimo, ma delle fonti vicine alla situazione mi hanno detto che i Rockets sono visti sempre di più come una franchigia che potrebbe – e sottolineo: potrebbe – rilanciare per Irving, nel caso Harden restasse ai i 76ers.”

Un effetto-domino, dunque, che potrebbe accomunare i due ex compagni di squadra ai Brooklyn Nets, con James Harden che da settimane è avvicinato alla squadra con cui ha vissuto i migliori momenti della sua carriera.