Per essere reintegrato, Kyrie Irving dovrà completare un percorso in 6 tappe.

Come ormai arcinoto, Kyrie Irving è entrato in un polverone mediatico per la promozione su Twitter del film (e libro) “Hebrews to Negroes: Wake Up Black America”, intriso di antisemitismo. Dopo la reazione della Lega e di Adam Silver, e dopo una donazione da parte del giocatore e dei Brooklyn Nets alla Anti-Defamation League, il verdetto non ha comunque lasciato scampo a Irving: minimo cinque gare di sospensione, comunicazione avvenuta in uno statement della franchigia di New York City, a seguito del quale è arrivato – alla fine – un messaggio di scuse da parte di Kyrie.

Dopo tutto questo, però, in che modo Kyrie potrà essere reintegrato? La reazione della Lega è stata dura, così come quella di Joe Tsai:


“Sono deluso dal fatto che Kyrie sembri supportare un libro pieno di disinformazione antisemitica. Voglio sedermi con lui e fare in modo che capisca quanto questo ferisca tutti noi e che, da uomo di fede, sia sbagliato promuovere odio basato su razza, religione o etnia. Questo è più importante della pallacanestro.”

Joe Tsai su Twitter

La questione si è ampliata così tanto che anche gli affari della star fuori dal campo ne hanno risentito: Nike ha sospeso i rapporti commerciali con Kyrie Irving, bloccando il lancio delle Kyrie 8.

Come se non bastasse, Nick Friedell – reporter di ESPN che ha vissuto e alimentato questa saga – se ne è uscito su SportsCenter con dichiarazioni quasi scioccanti su come questa situazione venga vissuta dalle alte sfere dei Nets:

“Ci sono molte persone nella dirigenza di Brooklyn che sono stanche di tutto quello che succede fuori dal campo. Giorno per giorno, Kyrie ha esacerbato il proprio rapporto con la franchigia. Ci sono buone possibilità che abbia giocato la sua ultima partita qui.”

Stando così le cose, nelle ultime ore era quasi inevitabile non pensare a una possibile estromissione di Kyrie dalla Lega. A chiarire ogni dubbio, invece, è arrivato l’aggiornamento di Shams Charania.

Per essere reintegrato, Kyrie Irving dovrà seguire un percorso indicato da 6 linee guida:

  • fare delle scuse pubbliche per il materiale postato, condannare le falsità presenti e chiarire di non essere antisemita
  • completare l’accordo fra giocatore, franchigia e Anti-Defamation League, con la donazione di $500.000 dollari da parte dei primi due
  • completare un corso di sensibilizzazione apposito istituito dai Nets
  • completare un corso contro l’odio e l’antisemitismo istituito dai Nets
  • incontrarsi con i leader della comunità ebraica a Brooklyn e con i rappresentanti della Anti-Defamation League
  • dopo aver completato i primi 5 punti, dimostrare di avere compreso i precetti divulgatigli di fronte a Joe Tsai e alle alte sfere dei Brooklyn Nets, garantendo di non ripetere azioni simili

Adesso, starà solo a Irving stabilire se e quando mettere fine a questo “Never Ending Drama”, con la speranza che possa finalmente riuscire a ristabilire la propria posizione in maniera equilibrata dentro e fuori dal campo.