Foto: NBA.com

All’interno del nuovo documentario a lui dedicato, prodotto dal tabloid online croato index.hr, intitolato “The Magical Seven”, l’ex stella della Pallacanestro Treviso e dei Chicago Bulls, nonché 6th Man of the Year nel 1996, ha detto la sua sul centro serbo, assente ai recenti mondiali e fresco campione NBA e Finals MVP.

Mi piace il suo stile, con la sua conoscenza della pallacanestro ed IQ sopperisce alla mancanza di atletismo.

Gioca al suo ritmo, la sua carriera non è nemmeno al 50%. Se sarà il miglior europeo di sempre statisticamente? Probabilmente sì.


Il 3 volte MVP delle Final Four di Eurolega ha, che un mondiale l’ha invece vinto, essendone anche l’MVP, nel 1990 con la Jugoslavia, ci ha anche però tenuto ad aggiungere come fare questi paragoni sia sostanzialmente inutile, e come metodi di allenamento ed evoluzione tattica abbiano cambiato il gioco ad un punto tale, per cui è sostanzialmente imparagonabile con quello di una volta.

Se io, Dražen, Divac o Sabonis giocassimo ora saremmo indubbiamente giocatori migliori, al momento non ha fatto quello che hanno fatto alcuni di loro, anche se penso ci arriverà presto

Insomma, Kukoč è molto fiducioso sul futuro della stella dei Denver Nuggets ma vede ancora una certa distanza fra lui e i grandissimo che l’hanno preceduto, i quali hanno anche avuto il merito di essere pionieri, permettendo di accorciare quella che una volta era l’enorme distanza fra basket europeo ed NBA.