
Quello tra Jalen Brunson e i New York Knicks è un matrimonio ormai “ampiamente previsto”, come riportato nelle ultime ore da Tim MacMahon (ESPN) e come confermato dalla trade con i Pistons di questa notte che ha alleggerito di 19 milioni di dollari i libri paga di New York.
La guardia in uscita dai Dallas Mavericks, protagonista di una vera e propria breakout season nel 2021/22, aveva rifiutato un’estensione di 4 anni e 55 milioni lo scorso febbraio, dopo la trade deadline, confidando di poter ambire a un contratto più ricco in estate. Ora, dopo una Playoff run da quasi 22 punti a partita in cui si è affermato come seconda opzione offensiva dei Mavs (sostituendo alla grande Luka Doncic durante la sua assenza contro i Jazz), New York ha pronto per lui un quadriennale da oltre 100 milioni.
A Dallas trattenere Brunson è (era) una priorità di questa offseason. Nico Harrison, secondo Tim MacMahon, ha in programma di proporre un contratto di cinque anni (che solo i texani possono offrire, detenendo i suoi Bird rights) “paragonabile a quello di VanVleet da 4 anni / $85M firmato con i Raptors nel 2020”.
In Texas la guardia 25enne avrebbe la possibilità di competere con una squadra con ambizioni (ravvicinate) di titolo, ma a New York – lontano dall’ombra di Doncic, in un team alla ricerca della propria point guard titolare – Brunson otterrebbe un contratto importante e troverebbe più spazio in campo. Nella Grande Mela, inoltre, ci sono due volti familiari ad attenderlo: Rick Brunson (suo padre, assistente allenatore) e Leon Rose (suo ex agente, president of basketball operations).
Per tutti questi motivi, e dopo aver visto i contratti di Burks, Noel e Walker scaricati da New York, la sensazione è che per l’ufficialità di Brunson ai Knicks sarà solo una questione di minuti, una volta aperta ufficialmente la free agency giovedì sera. (ehm)
Una sensazione che, secondo Marc Stein, condividono anche i Mavs. “C’è una crescente rassegnazione a Dallas, secondo fonti vicine alla situazione, che i Knicks siano la prima scelta per Brunson e che la sua firma con New York sia inevitabile.”
Finché i Knicks non disponevano dello spazio salariale necessario a firmare Brunson da free agent, i Mavericks si auguravano quantomeno di cederlo con una sign&trade, per ottenere degli asset in cambio; ora, però, dopo lo scambio con i Pistons, questa possibilità è tramontata. Insieme alla speranza di non perdere gratis un elemento molto importante per coach Jason Kidd.
L’avventura di Brunson al Madison Square Garden è pronta a iniziare.