Questo contenuto è tratto da un articolo di Dr Rajpal Brar per 3CB Performance, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
Nel corso della sfida di ieri tra Celtics e Timberwolves, Robert Williams III ha riportato un infortunio al ginocchio sinistro che lo ha costretto ad abbandonare il parquet anzitempo.
I primi esami strumentali hanno rilevato una lesione al menisco, per cui lo staff medico dei Boston Celtics ha dichiarato che si tratta di una “indefinite returning timeline” (almeno fino a quando non verranno effettuati ulteriori accertamenti, tra qualche giorno).
Il tipo di riabilitazione e di recupero da un infortunio del genere dipendono dall’area del menisco lesionata, dalla quantità di tessuto danneggiato, dal tipo di lesione ed infine dal dolore e disagio percepiti da Time Lord.
Sarà fondamentale prima di tutto capire se Robert dovrà sottoporsi ad intervento chirurgico o meno.
Se la lesione fosse lieve e non fosse necessario andare sotto i ferri, potenzialmente potrebbe tornare a disposizione in 2/3 settimane. Ed è ovviamente lo scenario che si augurano Ime Udoka e tutta l’organizzaione.
Se invece la lesione fosse di grave entità, allora si aprirebbero scenari diversi, in cui Time Lord e la franchigia sarebbero davanti a un bivio. Insieme allo staff medico, il giovane centro dovrebbe infatti scegliere tra una rimozione parziale del tessuto danneggiato (detto meniscectomia parziale) e un piano di recupero più “paziente” dall’infortunio (che risulta essere l’opzione più sicura e con minori rischi di ricadute future, seppur con tempistiche di recupero più lunghe, soprattutto se la lesione fosse avvenuta in una parte del menisco ad elevato afflusso sanguigno).
In caso di meniscectomia parziale, Williams III tornerebbe a disposizione in un periodo di 4/6 settimane, tuttavia con qualche rischio di recidività in futuro, specialmente se il problema fosse situato nella parte laterale del menisco (problemi dovuti soprattutto al bilanciamento del peso ed alla biomeccanica). Altrimenti, il suo ritorno alla piena attività fisica dovrebbe avvenire in almeno 3 mesi, ma con minori rischi di ricadute.
In entrambi i casi si tratterebbe di una decisione ardua per i Celtics, che attualmente sono la squadra più in forma della Eastern Conference e che hanno in Williams il loro punto di riferimento difensivo (per Second Spectrum è l’unico difensore a mantenere i propri avversari sotto al 40% al tiro).
Tuttavia, Robert ha 24 anni e il fattore-età gioca un ruolo importante nella valutazione e nell’approccio ad infortuni del genere; avendo appena firmato un rinnovo quadriennale, avrebbe senso affrettare i tempi adesso e rischiare serie ricadute nelle prossime stagioni, per provare ad averlo a disposizione durante i prossimi Playoffs?