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Questo contenuto è tratto da un articolo di Samson Folk per Raptors Republic, tradotto in italiano da Marta Policastro per Around the Game.


Durante la scorsa stagione, i Toronto Raptors hanno preso una decisione importante, cedendo OG Anunoby, Precious Achiuwa e Malachi Flynn per accelerare la propria la ricostruzione. In cambio, la squadra canadese ha ricevuto RJ Barrett, (ancora sotto contratto per la prossima stagione) e Immanuel Quickley, che si affaccia all’off-season come restricted free agent.

Ci si domanda quali possano essere per i Raptors le cifre di un rinnovo contrattuale, anche nell’eventualità di dover pareggiare un’offerta da parte di un’altra squadra.

All’inizio dell’esperienza a Toronto, sembrava che la carriera dell’ex Knicks potesse definitivamente decollare, grazie al nuovo ruolo da titolare. Benché Quickley non abbia deluso le aspettative, certamente è mancato quel salto di qualità tanto atteso: questa off-season, al momento di avanzare un’offerta, tutte le squadre interessate al giocatore lo terranno ben presente.

Per avere un metro di paragone, Desmond Bane, CJ McCollum, Jamal Murray, Jordan Poole e Tyler Herro sono le uniche guardie della lega a guadagnare più di 30 milioni a stagione senza aver mai partecipato a un All-Star Game.

Bane firmò il contratto quando si pensava che la sua crescita costante come giocatore lo avrebbe presto reso un All-Star: se i Memphis Grizzlies quest’anno avessero ottenuto un record migliore, probabilmente avrebbe avuto qualche chance di scendere in campo a Indianapolis con le altre stelle della lega.

McCollum era il giocatore con lo skillset giusto per dei New Orleans Pelicans che, due anni fa, cercavano di deviare la traiettoria della franchigia per diventare una contender. Il rinnovo contrattuale arrivò in un momento in cui il front office poteva permettersi di offrire cifre importanti, approfittando degli accordi poco onerosi firmati con la maggior parte dei giocatori di rotazione.

Jamal Murray, in regular season, non è ancora riuscito a mostrare tutto il suo talento, ma ha dovuto seguire una lunga riabilitazione dopo la rottura del crociato e il front office è pienamente convinto dell’efficacia del suo fit con Nikola Jokic.

Il GM degli Heat ha invece offerto a Tyler Herro un contratto troppo oneroso, considerando che il giocatore probabilmente non sarà mai un All-Star.

Anche se le estensioni contrattuali di Herro, Poole e RJ Barrett arrivarono nello stesso periodo e furono tutte pesantemente criticate, si trattava di accordi firmati con giocatori ancora piuttosto giovani, rispetto ai 25 anni di Quickley. Murray, invece, firmò a 21 anni per affiancare Jokic, che all’epoca era già in corsa per il titolo di MVP. La situazione, per Quickley, è ancora diversa, perché Scottie Barnes non ha ancora raggiunto questi risultati.

I Raptors al momento non sono una contender e possono quindi investire per non lasciarsi sfuggire i propri talenti, ma, a meno che la squadra canadese non sia messa nelle condizioni di dover pareggiare un’offerta folle, è difficile che Quickley possa spuntare un contratto da 30 milioni a stagione.

È molto più probabile che il suo contratto si aggiri intorno alla fascia 20-30 milioni (prevedo 4 anni/110 milioni), range nel quale Quickley sarebbe in compagnia di Jalen Brunson, Bruce Brown, Dejounte Murray, Terry Rozier, Buddy Hield e Devin Vassell.

Se dovessimo fare una classifica di queste guardie, ecco come si piazzerebbe Quickley (Bruce Brown non sarà preso in considerazione perché la squadra potrebbe non esercitare la team option):

Jalen Brunson (26 milioni)

Devin Vassell – secondo giocatore più pagato (27 milioni)

Immanuel Quickley  

Dejounte Murray – il più pagato (28,5 milioni)

Anfernee Simons (25 milioni)

RJ Barrett – terzo giocatore più pagato (26,7 milioni)

Josh Hart (20,2 milioni)

Malcolm Brogdon (22,5 milioni)

Terry Rozier (24 milioni)

Lonzo Ball (20 milioni).

La speranza, per Quickley, è che riesca a firmare un contratto più redditizio.