Le difficili decisioni da prendere per il front office dei Milwaukee Bucks

Dopo anni di indiscutibile lealtà, negli ultimi tempi Giannis Antetokounmpo ha cominciato a mandare segnali di allarme più o meno velati al front office dei Milwaukee Bucks (queste le ultime dichiarazioni), parlando di futuro incerto. E come abbiamo ormai imparato dal recente passato, tutti i grandi addii iniziano così.

Antetokounmpo ha però ancora due anni di contratto, e a meno di sorprendenti (ma non da escludere del tutto) richieste di trade, ha ancora un po’ di tempo per prendere una decisione. E tale decisione dipenderà sicuramente dallo stato di salute del progetto tecnico dei Bucks.

Il fulcro intorno a cui gira l’intera vicenda è Jrue Holiday. Il secondo giocatore più forte a roster, indispensabile per mantenere la competitività, ha una Player Option da 37.4 milioni di dollari, e potrebbe decidere di diventare free agent al termine di questa stagione.

I Bucks si trovano davanti ad un bivio: estendere il suo contratto o perderlo e cominciare una rifondazione che, per forza di cose, passerebbe anche dalla cessione di Antetokounmpo. Con la prima opzione si troverebbero a dover pagare un Holiday 37enne o 38enne decine di milioni di dollari, con la seconda perderebbero il loro giocatore simbolo e dovrebbero ricostruire senza l’aiuto delle prime scelte ai Draft del 2025, 2026 e 2027.

Tutto passa, innanzitutto, dalla volontà della proprietà di continuare a spingere sull’acceleratore nonostante il titolo vinto nel 2021, a costo di sacrificare un altro pezzo di futuro. Con la consapevolezza che potrebbe comunque non bastare per tenere a bada le sirene che piomberanno su Giannis tra due anni.