
Come ampiamente previsto negli ultimi giorni, la panchina di Frank Vogel è saltata non appena si è conclusa la (disastrosa) Regular Season dei Los Angeles Lakers. E così, all’alba di un’estate che si preannuncia turbolenta su diversi fronti per i giallo-viola (in primis, il trade market di Russell Westbrook), Rob Pelinka e soci hanno già iniziato a riflettere sul successore per il ruolo di head coach.
Ringraziato e congedato Vogel, Rob Pelinka ha annunciato l’inizio della ricerca di “una voce forte che riesca ad ispirare i giocatori e farli giocare al massimo delle loro possibilità ogni notte”.
La decisione del front office è attesa entro il prossimo Draft, in programma il 22 giugno, ma non necessariamente con molto anticipo su questa data. I Lakers, infatti, potrebbero attendere i verdetti dei Playoffs e valutare quali allenatori diventeranno free agent nei prossimi due mesi. Non è infrequente che dopo la post-season si rendano disponibili degli allenatori importanti: è accaduto a sette Playoff team nelle ultime due stagioni.
Tra i primi nomi emersi ci sono diversi ex-Lakers, come abbiamo raccontato qui. Ovviamente, però, la ricerca non si limiterà a figure con un passato in giallo-viola o precedentemente nello staff di Vogel; i frontrunners, anzi, siedono attualmente tutti su altre panchine NBA.
1. Frontrunners
Una Playoffs run deludente potrebbe portare all’implosione dei Jazz (con la questione Mitchell-Gobert al centro del discorso) e alla conclusione dell’era Quin Snyder; con contorni diversi, la situazione è simile per Doc Rivers, che difficilmente potrebbe sopravvivere a un’altra delusione in post-season, dopo quella del 2021.
Aspettare l’eventuale disponibilità – niente più che un’ipotesi, per ora – di Snyder sembra la scelta più logica per i Lakers. L’allenatore di Utah, infatti, sarebbe l’uomo giusto, al posto giusto, in un momento delicato come quello di Los Angeles. Ha svolto un eccellente lavoro a Salt Lake City, gode di un’ottima reputazione tra i giocatori e il suo addio ai Jazz sarebbe dettato più dalla fine di un ciclo che da suoi demeriti gestionali. Nonostante il possibile interesse dei giallo-viola, però, Snyder pare “poco interessato” alla panchina di LA, come riportato da Broderick Turner.
Rivers ha il pedigree da head coach dei Lakers. Un po’ per il passato a Los Angeles (sponda Clippers), un po’ per il titolo vinto a Boston nel 2008 e un po’ per le sue qualità nella gestione dei rapporti con lo spogliatoio e con le stelle. Il suo presente ai Sixers è appeso all’esito dei Playoffs, in cui dovrà dimostrarsi all’altezza delle aspettative di Daryl Morey, dopo una stagione da MVP di Embiid e l’all-in per Harden.
Per Shams Charania, invece, la prima opzione di Pelinka sarebbe l’attuale allenatore di Toronto, Nick Nurse. Dal titolo vinto nel 2019 alla costruzione dei Raptors post-Kawhi prima (da Coach of the Year) e post-Lowry poi, Nurse nei suoi primi quattro anni da head coach in NBA si è fatto rapidamente un nome. Ha, però, altri due anni di contratto con i Raptors e un suo addio sarebbe piuttosto sorprendente.