
Bronny James ha da poco chiuso la propria carriera a livello di High School con Sierra Canyon, e si sta già preparando allo step successivo. Il figlio maggiore di LeBron James sarà eleggibile per l’NBA Draft 2024 ma, prima di allora, la scelta da prendere riguarda il prossimo anno, tappa fondamentale per la sua evoluzione cestistica e tema tornato in voga dopo la sua selezione per il McDonald’s All-American Game.
Bronny James non ha ancora preso una decisione ufficiale sul proprio futuro, sebbene per adesso tutto sembri indicare la via del College, come confermato da LeBron e, soprattutto, dalla madre Savannah James:
“Bronny vuole una carriera al college. Penso sarebbe molto bello per lui iniziare con la pallacanestro collegiale, per poter iniziare lì la propria legacy.”
Una certa sicurezza per la carriera del figlio, e come darle torto. Come riportato su 247 Sports, Bronny James ha già ricevuto offerte da parte di Memphis, USC e Ohio State (la preferita del padre), mentre Los Angeles Times cita anche Oregon fra le top. Negli ultimi giorni, invece, è saltato fuori un rumor non ufficiale: Tate Frazier, commentatore e collaboratore di The Ringer, ha fatto un tweet secondo cui, in base alle sue fonti, la corsa a due sarebbe fra USC e Colorado, la prima delle quali favorita. Ripetiamo, però, che non si tratta di una fonte ufficiale e che Colorado non è mai stata menzionata per la corsa a James Jr.
Unfortunately according to my sources it’s down to two schools: USC & Colorado
— Tate Frazier (@tatefrazier) March 29, 2023
A fornire preziosi consigli a Bronny James è arrivato anche LaVar Ball, padre di Lonzo e LaMelo Ball, che avrebbe suggerito invece una carriera in NBL (se non siete familiari, ne abbiamo parlato QUI), strada percorsa dal figlio attualmente agli Hornets:
“In Australia è meglio. Perché? Perché giochi contro uomini adulti e vieni pagato. Se vuoi giocare a pallacanestro e sei speciale, perché sederti in aula per superare un test di chimica? Non voglio fare chimica, né spagnolo. Assolutamente no! Voglio svegliarmi, allenarmi, tornare a dormire, allenarmi di nuovo, giocare e allenarmi ancora. Non voglio sentirmi dire: ‘Hey, ci vediamo in sala studio’.”
Discorso sensato, se non fosse che uno dei primi elementi citati, il denaro, sia l’ultimo dei problemi per il figlio di LeBron James, che ha già firmato un accordo di immagine (NIL, Name, Image, Likeliness) che include anche Nike, abbondantemente in cima alle classifiche per valore stimato.
D’altronde, che non fosse il più classico dei recruiting process lo si sapeva già ad agosto 2022 (ne parlammo QUI):
Secondo New York Times, oltre due dozzine di college e allenatori si aspettano che il recruiting di “Bronny” sia qualcosa di leggermente diverso dalla norma, per quella che Billy Witz e Adam Zagoria hanno definito “The Decision Jr.”:
“Non credo che le chiamate con mamma e papà saranno quelle a cui sono abituato”, diceva su Times un recruiter anonimo.
Sempre su Times, ci si aspetta che la scelta si basi su un college sponsorizzato da Nike e che ESPN rivesta un ruolo importante per una partnership. Le chiamate tra mamma e papà, a quanto pare, includeranno anche Rich Paul e Klutch Sports.
Attualmente Bronny James viene considerato un recruit 4 stelle a livello generale e 5 stelle solo ON3, come riportato anche su SportsIllustrated, ma la stessa ESPN lo ha di recente proiettato in top-10 al Draft 2024, argomento che abbiamo discusso in maniera approfondita QUI. Saranno mesi caldi per il prodotto di Sierra Canyon, dato che si tratta sì di un buon giocatore, ma anche di un prospetto dal background molto particolare.