
Nonostante la vittoria contro gli Indiana Pacers, i Dallas Mavericks si ritrovano boccheggianti ai margini fra le illusive speranze del Play-In e l’oblio della no-Playoffs zone. Ovviamente tutte le attenzioni – o i concorsi di colpe, scegliete voi – mediatiche non possono che gravare sulle star, apparse piuttosto cupe di recente (ne abbiamo parlato QUI):
“Penso che possiate notarlo quando sono in campo. A volte non mi sento me stesso, sono solo là fuori. Di solito mi diverto molto sul campo, sorrido, ma ora è solamente molto frustrante per un po’ di ragioni, non solo pallacanestro.”
– Luka Doncic
Con un ambiente piuttosto instabile, non è assolutamente strano cominciare a ragionare valutando il male minore, come abbiamo spiegato QUI e come ribadiamo menzionando un estratto:
C’è una piccola consolazione per i tifosi Mavs: la loro scelta al Draft 2023 appartiene ai Knicks (trade-Porzingis), ma è protetta 1-10; ovvero, se la pick cadesse nelle prime 10 (decima compresa), New York dovrebbe aspettare la prossima stagione (almeno) per ottenerla.
La first-round pick in questione dei Mavs ha la seguente protezione per i prossimi Draft:
- 2023 – protetta top 10
- 2024 (se “slittata” nel 2023) – protetta top 10
- 2025 (se “slittata” nel 2023 e anche nel 2024) – protetta top 10; in caso contrario, si trasformerebbe in una second-round pick
Guardando al breve periodo, in un Draft che si prospetta molto interessante, trattenere una scelta nelle prime 10 potrebbe dare a Dallas un nuovo importante elemento da aggiungere al proprio puzzle per il medio-lungo termine.
Non è dunque così fuori dal mondo che i Dallas Mavericks possano decidere di spostare già il focus sulla prossima stagione, e Shams Charania lo sa bene. Nell’ormai usuale intervento su FanDuel TV, l’insider di The Athletic si è concentrato sulle prospettive future dei Texani:
“Indipendentemente da come finirà questa stagione, credo che l’obiettivo reale parta dall’offseason. Hanno 3 first-round pick da impiegare durante l’estate e hanno stipendi da poter usare in degli scambi. Tim Hardaway Jr., Maxi Kleber o Davis Bertans sono giocatori con contratti scambiabili insieme alle scelte, che potrebbero essere quattro, se ottenessero quella dai Knicks.”
Charania si sofferma anche sull’instabilità del roster, spiegando che giocatori come, ad esempio, Christian Wood – free agent a fine stagione – abbiano vissuto momenti altalenanti nel corso della stagione e non facciano dunque necessariamente parte del futuro a lungo termine dei Dallas Mavericks, ridotto a 5 o 6 nomi. L’insider chiude così, prima di virare sui problemi di fascite plantare di Kyrie:
“Penso che, ad ora, l’obiettivo sia ri-firmare Kyrie Irving, per poi servirsi delle first-round picks e degli stipendi per migliorare e fare aggiunte funzionali a questa squadra.”
Focus dunque completamente orientato sul futuro. Il che sembra davvero la strada più logica da seguire per i Dallas Mavericks, i quali, anche in caso di qualificazione ai Playoffs, difficilmente sembrerebbero nelle condizioni di poter avanzare oltre. E una first-round pick in più, in un roster molto limitato a livello salariale, non può che risultare vantaggiosa.