L’insider LJ Ellis ha riportato tre interessanti aggiornamenti sulla franchigia texana.

Questo contenuto è tratto da un articolo di Cal Durrett per https://fansided.com/, tradotto in italiano da Stefano Trentini per Around the Game.
La trade deadline del 9 febbraio si avvicina rapidamente, e i tifosi dei San Antonio Spurs sono alla ricerca di notizie sui piani futuri della squadra. Un nuovo report di LJ Ellis (Spurtalks) recentemente ha riportato le ultime indiscrezioni sul mercato della franchigia texana.
Il centro titolare degli Spurs, Jakob Poeltl, continua ad attirare l’interesse del resto della NBA e ad occupare buona parte delle trade talks del front office dei nero-argento. Tuttavia, ci sono diverse novità e dettagli sorprendenti che Ellis e le sue fonti hanno portato alla luce. Ecco le tre maggiori sorprese dell’ultimo rapporto dell’insider degli Spurs.
1. Il prezzo richiesto dagli Spurs per Poeltl rimane alto
Dopo la notizia iniziale di Ellis, secondo cui gli Spurs volevano due prime scelte al Draft in cambio di Poeltl, la maggior parte dei tifosi si aspettava che alla fine avrebbero abbassato il prezzo richiesto. Ad oggi, però, non sembra essere così.
Anche se è tutto da vedere che fissando un prezzo così alto la squadra otterrà tutto ciò che chiede, gli Spurs non sembrano aver scoraggiato (quasi) nessuna pretendente interessata al lungo. Anzi, sembra che altre squadre si stiano unendo alla lista, e questo va chiaramente a vantaggio degli Spurs.
Fino a qualche settimana fa, San Antonio non sembrava intenzionata al 100% a scambiare Poeltl, con l’intenzione di ri-firmarlo e la speranza di accoppiarlo con Victor Wembanyama. Ma con l’austriaco che probabilmente chiederà 20 milioni di dollari all’anno per il suo prossimo contratto (e con gli Spurs che in ogni caso avranno il 12,5%, o al massimo il 14% di possibilità di ottenere la prima scelta), i piani probabilmente stanno cambiando.
2. Altre tre squadre sono interessate a trattare per Poeltl
I Celtics e i Raptors sembravano seriamente intenzionati ad acquistare Poeltl, ma nelle settimane l’interesse si è raffreddato, soprattutto nel caso di Boston. Oltre a loro, Mavs, Pelicans e Blazers nelle ultime settimane hanno avviato delle trattative, e la lista potrebbe allungarsi a ridosso del 9 febbraio.
Considerando che Valanciunas e Nurkic guadagnano circa 15 milioni di dollari in questa stagione e nella prossima, si potrebbe ipotizzare che possano rientrare in un potenziale scambio per Poeltl, anche perché gli Spurs si troverebbero altrimenti senza un centro titolare. Valanciunas è probabilmente l’opzione più sensata, sia da un punto di vista tecnice che per il suo contratto (in scadenza al termine della prossima stagione, mentre il bosniaco ha ancora tre anni di contratto). I Pelicans avrebbero anche più potenziali asset da inviare agli Spurs.
3. Un accordo Spurs-Lakers non è ancora da scartare
Forse la sorpresa più grande emersa dal rapporto di Ellis è che gli Spurs e i Los Angeles Lakers non hanno chiuso la porta a una potenziale blockbuster trade che includa Russell Westbrook. L’opinione generale sulla direzione dei Lakers, nelle ultime settimane, era che si sarebbero concentrati su affari “minori”, e la trade per Hachimura sembrava confermarlo.
Tuttavia, le fonti di Ellis suggeriscono che i Lakers non sono interessati solo a Poeltl, ma anche a Doug McDermott e Josh Richardson. Un pacchetto composto da Westbrook, la prima scelta del 2027 (protetta top-5) e quella del 2029 (protetta top-10) in cambio di Poeltl, Richardson e McDermott porterebbe grandi benefici a entrambe le parti. I Lakers rafforzerebbero la difesa dentro il pitturato e sul perimetro, aggiungerebbero tiro e profondità ; mentre gli Spurs otterrebbero due scelte interessanti, che potrebbero finire entrambe in Lottery.
Il principale ostacolo a questo ipotetico accordo è, ovviamente, la resistenza del front office dei Lakers a cedere entrambe le prime scelte disponibili. Nel momento in cui Rob Pelinka si decidesse a fare una mossa di questo tipo, San Antonio sarebbe tra le primissime candidate.