L’ennesimo ritorno in campo di Kawhi si è concluso con un game winner, ma i dubbi sulla condizione rimangono

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Kawhi Leonard è tornato, di nuovo. E la copertina della sesta apparizione stagionale non poteva essere migliore: 8 dei suoi 16 punti totali negli ultimi 5 minuti, pareggio clutch e game winner in trasferta, decisivo per conquistare una fondamentale vittoria contro gli Hornets.

Tipica anche la scelta del tiro: isolamento e conclusione dal mid-range con leggero step-back, pulizia assoluta nel movimento.

Su una cosa quindi non c’è dubbio: lo shot making di Leonard dalla media distanza è rimasto intatto. sempre di altissimo livello, ed essendo la principale fonte di punti nel suo repertorio era molto importante che fosse così. Anche questa notte, Kawhi ha convertito 5 tiri su 8 tentati dal mid-range.

Tuttavia, i fattori ancora in corso di valutazione sono molteplici. In attesa della crescita del minutaggio, crocevia fondamentale per il recupero definitivo e per la tenuta fisica, la percentuale da 3 punti (al momento ferma al 13%) è la prima da mettere sotto la lente di ingrandimento. La ragione principale per la temporanea regressione è quasi certamente da ricercare nella mancanza di supporto delle gambe, dunque servirà tempo, se la sua salute lo permetterà, per valutare meglio anche questo aspetto.

L’ambito che potrebbe preoccupare maggiormente è infine l’attacco del ferro. Sebbene le percentuali siano finora buone, l’eye-test suggerisce una probabile assenza di esplosività nei movimenti di Leonard nei pressi del canestro.

A rigor di logica, anche considerando il tipo di infortunio sofferto, questa potrebbe essere la qualità più difficilmente recuperabile nel tempo.

Anche in questo caso parliamo comunque di supposizioni, che possono venire confermate o smentite dall’unico giudice possibile: il tempo.