
Nella giornata di ieri, il prospetto più atteso in uscita dall’High-School, Cooper Flagg da Montverde Academy, ha finalmente fatto la sua scelta, e, fra i college che gli avevano fatto un’offerta (sostanzialmente tutti i grandi nomi possibili) ha scelto la “blue blood” fra le “blue blood”, Duke University.
Dopo un processo di reclutamento durato mesi, se non anni, Cooper aveva infatti ridotto le candidate a solo due nomi, UConn, e, appunto, Duke, con i Blue Devils che alla fine sono riusciti a spuntarla sugli Huskies per il rotto della cuffia, con l’annuncio arrivato, per la prima volta nella storia, tramite una copertina di SLAM Magazine.
BREAKING: Cooper Flagg officially commits to Duke… and is on the cover of SLAM 247. https://t.co/FsuijqYx29 pic.twitter.com/lUKLDvbQUB
— SLAM (@SLAMonline) October 30, 2023
La scelta del college più prestigioso e seguito del paese a livello cestistico segue un filo logico abbastanza lineare, oltre che permettergli di vestire la stessa maglia di quello che proprio lui ha definito il suo idolo e modello di ispirazione: Jayson Tatum.
Riassumere lo skill-set di Flagg in poche righe è estremamente complesso, ma basti dire che una tale combinazione di lunghezza, capacità di mettere palla a terra, shot-making e difesa, sia sull’uomo che in aiuto, non si vedeva in un High-School americana da moltissimi anni, basti vedere come abbia umiliato una delle possibili prime scelte del prossimo anno, Matas Buzelis, in un drill 1vs1.
Cooper Flagg – Prospect deep dive 🧵
— Leonardo Pedersoli (@LeoPedersoli) August 19, 2023
É notizia di pochi giorni fa che uno dei 2 prospetti più interessanti di tutta la nazione abbia deciso di riclassificarsi, ovvero anticipare l'uscita dall'HS, potendo così, già dal 2024, scegliere fra college o una delle moltissime alternative pic.twitter.com/sBHrbw3tZQ
Ovviamente stiamo parlando di un ragazzo di neanche 17 anni (che compirà solo il prossimo 21 dicembre), ma le aspettative su di lui sono altissime, e lo sarà anche l’hype appena metterà piede sul parquet del Cameron Indoor Stadium, come fu per tante altre star odierne del basket NBA, come Zion Williamson, Paolo Banchero o Kyrie Irving.
Resta solo da vedere se la sua carriera, che si prospetta scintillante, seguire una traiettoria simile a questi o piuttosto ad altri grandissimi nomi che non sono però mai riusciti a raggiungere il loro pieno potenziale.