Questo contenuto è tratto da un articolo di Adam Taylor per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
Nonostante l’arrivo in pompa magna grazie ad una blockbuster-trade che ha coinvolto varie franchigie ed altrettanti giocatori di talento, potrebbe in realtà non essere il miglior momento per l’approdo ai Boston Celtics del lettone Kristaps Porzingis. Non solo perché i biancoverdi sono reduci da una serie di Eastern Conference Finals persa al cardiopalma contro i Miami Heat, ma anche, e forse soprattutto, perché per ottenerlo Brad Stevens ha sacrificato uno dei beniamini dei tifosi inserendolo nella trade.
Il primo obiettivo dell’Unicorno sarà quindi quello di far breccia nel cuore dei fan bostoniani. Il roster dei Celtics è probabilmente quello più talentuoso di cui il lettone abbia mai fatto parte: seppur abbia giocato nei Dallas Mavericks al fianco di Luka Doncic, la profondità delle rotazioni delle due franchigie non è neppur lontanamente paragonabile. Di conseguenza, la sfida più intrigante per coach Joe Mazzulla ed il suo staff sarà quella di far ingranare alla perfezione il trio composto da Jayson Tatum, Jaylen Brown e lo stesso Kristaps Porzingis.
Nelle idee di Brad Stevens difficilmente è previsto che Porzingis si limiti ad essere una minaccia off-the-ball dal perimetro: è probabile, invece, che ci si aspetti una sua presenza costante in post, dal quale attaccare il ferro o proseguire l’azione offensiva. Senza trascurare l’ampliamento delle soluzioni offensive allargando il raggio d’azione. Inoltre, con al loro fianco un’ulteriore pericolo per la difesa avversaria, i Jays avrebbero molte più chance di andare a bersaglio.
In situazioni di hands-off, come la precedente mostrata in video, Jaylen Brown potrebbe trarre un grosso vantaggio nell’aprirsi spazi ed attaccare il ferro, con le difese spesso disorientate ed inermi: sarebbe infatti difficile fronteggiare la doppia-chance offensiva dei C’s rappresentata da Porzingis dal perimetro o da Brown attaccando il ferro – situazione in cui la scorsa stagione JB è stato prolifico nel 71% delle occasioni avute.
I difensori in raddoppio verrebbero spinti verso l’angolo, concedendo maggior spazio a Brown per scegliere come sviluppare la propria giocata tra kick o drive. E infine, questo tipo di giocata può mandare fuori fase le difese schierate a zona in men che non si dica.
Un altro aspetto da considerare è che Al Horford e Robert Williams III, per quanto efficaci sotto altri aspetti, nella scorsa stagione non hanno avuto una gravity quanto quella che porterebbe Porzingis sui vertici e dalla linea dei liberi. L’Unicorno impensierisce maggiormente le difese per via delle sue abilità in post, lasciando maggior libertà di agire a turno ad uno tra Tatum e Brown.
E un’altra situazione di gioco dalla quale lo stesso Jaylen Brown trarrà vantaggi grazie alla sola presenza dell’ex Washington Wizards sono i tagli offensivi alle spalle dello stesso Porzingis, che fino alla scorsa stagione avvenivano in tandem con Marcus Smart.
Porzingis ha già svolto un ruolo simile negli schemi offensivi degli Wizards, e dovrebbe riuscire a fungere da facilitatore di gioco nelle situazioni di inserimenti offensivi alle sue spalle.
Il discorso comprende anche Jayson Tatum: similmente a quanto mostrato dai Philadelphia 76ers con i Pick&Roll tra James Harden e Joel Embiid, anche i Celtics potranno usufruire di quest’ulteriore risorsa offensiva. Che, tra l’altro, avrà pochi eguali.
I difensori avranno costantemente il dubbio tra raddoppio o rimanere in marcatura sul proprio uomo. In ogni caso, sia Porzingis che JT potrebbero trovare abilmente il compagno, aggirando la questione. Quando due giocatori di questo livello possono agire in simultanea, con reciproci blocchi e scambi rapidi, le soluzioni offensive aumentano in maniera esponenziale. La speranza dei Boston Celtics e dei loro tifosi è, ovviamente, che tutto ciò diventi una routine collaudata degli attacchi biancoverdi.
Nel corso della passata Regular Season, Jayson Tatum ha giocato 5.8 Pick&Roll a partita da ball-handler, ovvero il 22.5% delle volte in cui è stato coinvolto nella fase offensiva dei C’s (fonte: Second Spectrum). L’innesto di Porzingis apporterebbe maggior qualità, e dunque pericolosità, alle azioni in Pick&Roll ideate da Joe Mazzulla, grazie alle abilità del lettone come minaccia da rollante, sia in Pick&Pop che con possibili sviluppi dell’azione in post-up.
Sia Tatum che Brown avranno la possibilità di creare una svariata gamma di giocate in singola accoppiata con l’ex Wizards e Mavs. In generale, Tatum potrebbe trarne benefici per via della sua abilità nell’impostazione di gioco off-the-dribble, specie affrontando difese molto affollate; Brown ne trarrebbe giovamento da ricevitore su hand-off negli inserimenti offensivi. Nessuna delle due opzioni prevale sull’altra, essendo entrambe innovazioni della fase offensiva biancoverde che consentiranno ai loro protagonisti molteplici soluzioni per attaccare il canestro avversario.
Sul versante difensivo, invece, Porzingis fungerà da rim protector verso il quale condurre i portatori di palla avversari. Pur non essendo rinomato come shot blocker, la sua stazza e fisicità saranno un ottimo deterrente per gli avversari diretti a canestro, costringendo i tiratori a dover adeguare tempistiche, arco e rilascio delle proprie conclusioni. Ciò potrebbe mandare spesso fuori giri le offensive avversarie. E dopo tutto, pur non essendo tra i più rinomati shot blocker della lega, “qualche stoppata” Porzingis è riuscito a metterla in mostra.
Con Ime Udoka in panchina i Jays hanno avuto qualche difficoltà di troppo in fase difensiva. La presenza di un rim protector, che potrebbe mettere una toppa su eventuali errori difensivi, potrebbe conceder loro maggior libertà ed aggressività nel marcare il portatore di palla o nell’andare in raddoppio. Con Porzingis nelle rotazioni i Celtics hanno tre centri dalle caratteristiche differenti, in grado di fornire diversi approcci difensivi a seconda dell’evenienza e delle necessità. Il tutto concedendo maggior aggressività all’intero sistema difensivo rispetto al passato, ed in particolare a Tatum e Brown.
Sarà frequente l’utilizzo del lettone come schermo centrale, con i Jays pronti a dar la caccia a chiunque provi ad impensierire la difesa attaccando frontalmente, lasciando all’Unicorno la possibilità di chiudere le corsie. Nella speranza, infine, che l’aggiunta di un elemento di peso sotto il proprio tabellone possa concedere qualche minuto di riposo extra a Big Al e Time Lord e permettere ai Boston Celtics di riacquistare la tanto discussa identità e solidità difensiva.
In generale, Jayson Tatum e Jaylen Brown hanno già parecchia esperienza sul come far parte dei Big Three. L’unica differenza è che adesso saranno loro al comando, con Porzingis che dovrà riuscire a dare il meglio di sé per sfruttare al massimo la grande occasione posta lungo il suo cammino in NBA.
Sulla carta si tratta di un fit perfetto, sia in termini di skills che di incastri. Coach Joe Mazzulla dovrà mettere alla prova la sua creatività affinché le risorse in suo possesso possano rendere i Boston Celtics una squadra difficile da affrontare in ogni situazione. Per sua fortuna, storicamente non è mai stato facile difendere contro squadre dotate di tre bocche di fuoco di livello All-Star, ed è dunque arduo pensare ai Celtics della prossima stagione come una squadra sterile dal punto di vista offensivo. Specialmente con un’arma in più come Porzingis, in grado di essere efficace sia sotto il tabellone, che di colpire sia dal mid-range che dal perimetro.