
Questo contenuto è tratto da un articolo di Ishaan Bhattacharya per Fadeaway World, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Chiudere al ferro con ottime percentuali, soprattutto se sei un giocatore della taglia di Kyrie Irving, non è affatto facile in NBA. Certo, siamo abituati a vedere corpi enormi involarsi verso la retina come prima opzione offensiva, ovviamente grazie alla stazza che consente loro di farsi spazio nel pitturato. Per fare un esempio, LeBron James è uno dei migliori finisher al ferro degli ultimi 20 anni, e le ragioni sono piuttosto ovvie, al di là del tocco. Il suo ex compagno ai tempi dei Cavs, attualmente ai Mavericks, non è però da meno, e il suo ventaglio di conclusioni negli ultimi metri è forse il più ampio della storia NBA. I suoi reverse pulitissimi o gli appoggi contestati al tabellone, spesso fuori equilibrio e sul piede sbagliato, sono solo una minima parte della sua profondissima bag. Ma come ha imparato Kyrie Irving a chiudere così bene al ferro? La risposta arriva da Iman Shumpert, altro suo ex compagno a Cleveland:
“E’ cresciuto giocando con un canestro senza alcuni pezzi di tabellone. Ecco come ha imparato a chiudere da tutti quegli strani angoli facendo ruotare la palla, aveva solo alcuni pezzi di tabellone. Immaginate di provare a chiudere così un layup e di non trovare un tabellone con qualcuno alle calcagna. Per questo motivo ha imparato ad anticipare questi casi, facendo ruotare la palla in modo da colpire la parte sinistra per farla andare comunque a destra.”
Imparare a chiudere usando il tabellone quando quest’ultimo è privo di alcuni pezzi sembra difficilissimo, ma è per questo motivo che Kyrie Irving ha sviluppato delle doti così uniche. I suoi highlight reel sono virali e costantemente cliccati dai fan, che non vedono l’ora di vederne una versione con la canotta di Dallas.