
Dopo un inizio scoppiettante, i Boston Celtics hanno perso un po’ di mordente nelle ultime settimane. La squadra allenata da coach Joe Mazzulla è uscita sconfitta da 5 delle ultime 9 gare giocate, pur tirandosi su con le ultime tre vittorie in fila contro Timberwolves, Rockets e, soprattutto, Bucks.
Brad Stevens, ex allenatore e attualmente President of Basketball Operations di Boston, ha preso parola riguardo alla situazione prima di Natale, dichiarandosi già allora non troppo preoccupato riguardo alla brutta striscia recente. Quel che è però interessante delle sue dichiarazioni, ottenute da Boston Herald, risiede nell’apertura mentale nei confronti del cambiamento:
“Ci sono alti e bassi nel corso di una stagione. Penso che abbiamo visto quanto possiamo giocare bene di recente, e la chiave di questo è attraversare i periodi bui, non rinchiudersi in sé stessi, non perdere confidenza. Se non riusciremo a fare questo, allora forse opteremo per qualche aggiustamento che, si spera, possa dare al nostro roster maggiori possibilità di vittoria.”
Apertura, dunque, magari anche un po’ forzata dall’ineludibile bisogno attuale, la vittoria:
“Quando ero allenatore, dicevo ai miei ragazzi di lasciare che fosse ‘il gioco’ a dirci in che direzione andare. Adesso, lasceremo che il gioco ci indichi la direzione nei prossimi due mesi [mancanti alla trade deadline, ndr]. Ma, sentite, vogliamo vincere. Questo non si mette in discussione. Abbiamo una grande squadra e speriamo di giocare al meglio nei prossimi due mesi, ma valuteremo e prenderemo la decisione che pensiamo possa aiutarci di più a vincere, sperando che sia quella giusta.”
Da Stevens sono poi arrivati anche aggiornamenti su Joe Mazzulla, che a quanto pare resterà coach ad interim dei Celtics nel prossimo futuro, con gli aggiornamenti che verranno forniti andando avanti, anche in base ai risultati.
In un recente pezzo di Adam Himmelsbach uscito su The Boston Globe, tra l’altro, si è parlato delle modalità con cui Mazzulla sia stato scelto per il ruolo, dopo essersela giocata con Will Hardy, anche lui nell’allora staff dei Celtics, per il ruolo di head coach dei Utah Jazz. Danny Ainge, ex president of basketball operations di Boston, avrebbe provato a portare entrambi a Salt Lake City, ricevendo però un aut aut da parte del co-owner della franchigia Wyc Grousbeck.
‘Verrò aiuta e ti strangolerò se ci porti via tutti e due’, sarebbe stata la pacata intimazione di Grousbeck a Ainge, il quale alla fine ha deciso di optare per Hardy, sebbene – sempre a detta sua – anche Joe Mazzulla fosse praticamente il candidato perfetto.
Sebbene per adesso non siano uscite voci di sorta sui obiettivi fissi dei Boston Celtics per questa trade deadline, le possibilità di muoversi ci sono (le abbiamo elencate QUI), soprattutto se si guarda anche allo storico, con Derrick White arrivato alla passata deadline di febbraio e integrandosi alla perfezione. Se aggiungiamo anche la trade con gli Indiana Pacers per Malcolm Brogdon, risulta ancora più chiaro che Brad Stevens non abbia alcuna paura di apportare cambiamenti anche in un contesto di successo come quello dei Celtics.
Soprattutto, se aumentano così tanto le chance di vittoria.