L’australiano sta recuperando la forma fisica dopo la lunga pausa dal campo con Philadelphia, ma non tutto sta andando liscio.

La blockbuster trade del 10 febbraio che ha visto Ben Simmons – oltre ad un ottimo Seth Curry e Andre Drummond – unirsi ai Brooklyn Nets in cambio di James Harden e Paul Millsap ha fatto parlare molto di sé, anche se, ad oggi, solo i Philadelphia 76ers hanno mostrato le loro piene potenzialità dopo questo scambio.
Simmons, infatti, è ancora ai box, complice il necessario recupero fisico dopo diversi mesi senza aver toccato i parquet NBA. Un ulteriore punto negativo della stagione dei Nets fin qui, che sono sprofondati all’ottavo posto a Est con un deludente record di 32-32. Certo, la causa principale è da imputare all’assenza di Kevin Durant, tornato in campo solo stanotte nella sconfitta contro i Miami Heat dopo una degenza prolungatasi dal 15 gennaio.
Tuttavia, la mancanza di Simmons ha contribuito parzialmente a peggiorare una chimica di squadra già abbastanza precaria, visti i tanti movimenti e le ancora maggiori indisponibilità che hanno coinvolto numerosi nomi a roster, fra tutti Kyrie Irving e Joe Harris – il quale, dopo i recenti problemi, salterà ufficialmente il resto della stagione.
In una situazione come questa, la necessità di un ritorno dell’ex-Sixers assume sempre maggior senso di urgenza. Non una gran notizia, dunque, il fatto che si sia presentato qualche imprevisto legato al ritorno in campo di Simmons: la prima scelta assoluta del 2016 ha infatti accusato fin da subito qualche fastidio alla schiena di troppo, che ha reso necessari degli interventi di potenziamento aggiuntivi.
L’agente di Ben Simmons, Rich Paul, un paio di giorni ha spiegato come a condizione fisica del suo cliente sia da interpretare come “week-to-week” piuttosto che “day-to-day”, facendo intendere che saranno necessarie tutte le dovute precauzioni per rimettere in sesto l’australiano. Se già qui le possibilità di un ritorno entro il 10 marzo, data della gara tra Nets e 76ers, sembravano complicarsi, a stroncare ogni possibilità ci hanno pensato Ramona Shelburne e Adrian Wojnarowski su ESPN, riportando di una “battuta d’arresto” nel processo di guarigione dai problemi alla schiena.
Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dal GM Sean Marks, non sarebbe ancora prevista una timetable per il ritorno, anche se già nei prossimi giorni la situazione dovrebbe evolversi in maniera positiva.
Già dalla prossima settimana, infatti, è previsto l’inizio di un processo completo di integrazione in squadra, che permetterà di spianare definitivamente la strada per il suo rientro. Stando a Mark Sanchez, New York Post, il primo workout ad alta intensità a cui Simmons verrà sottoposto avverrà il 12 marzo: secondo le procedure stabilite dei Nets (che prevedono tre allenamenti del genere), nel best case scenario ci si potrà aspettare un debutto tra il 18 e il 21 di marzo, quando Brooklyn giocherà rispettivamente contro Portland e Utah.
Sfumata, dunque, la possibilità di assistere ad uno “scontro” fra Simmons e la sua ex-squadra, per il quale si dovranno aspettare – eventualmente – i Playoffs.