Andrew Bogut lancia la possibile bomba per l’estate: una sign-and-trade che porterebbe anche Brad nella Città dell’Amore Fraterno.

FOTO: NBA.com

Qualche giorno fa abbiamo parlato di come – per una serie di motivazioni che spaziano dal tecnico all’anagrafico – Joel Embiid preferisse Bradley Beal come secondo violino dei suoi Philadelphia 76ers al posto di James Harden.


Una convinzione che si è certamente affievolita, visto l’ottimo inizio della nuova Philadelphia targata Beard-Process (finora 5-0), lasciando spazio ad un’idea ancora più ambiziosa, rilanciata da un insider d’eccezione come Andrew Bogut: aggiungere Bradley al nucleo già presente per dare la caccia al Titolo con un progetto Big Three.

I passaggi da fare per arrivare ad una soluzione simile sono diversi e diluiti nei prossimi mesi, ma – come dimostrato dal caso-Simmons – Morey non sembra essere una persona che si lascia spaventare dalle attese.

Innanzitutto, il teatro dell’operazione sarebbe l’estate, vista la chiusura del trade market e l’infortunio che costringerà il numero 3 a saltare la parte finale della stagione. Per quanto riguarda la formula, invece, Philadelphia potrebbe essere costretta ad una complicata sign&trade – o ad un opt-in and trade simile a quello fatto da Chris Paul prima di trasferirsi a Phoenix, sebbene questa seconda opzione resti piuttosto improbabile.

Beal – come vi abbiamo già detto – appare infatti più intenzionato a rifiutare, piuttosto che accettare, la player option da 36.4 milioni presente sul proprio contratto, per fare in modo di firmare una più remunerativa estensione da più di $240 milioni in 5 anni, aprendo così per Philly solamente scenari di trade.

Questo l’intervento completo di Bogut sulla questione.

“Ho sentito un rumor bello grosso, da persone che sono vicine al mondo NBA. I Big Three a Philly, Brad Beal vuole andare là in offseason e giocare con Harden ed Embiid. Philly è disperata, ovviamente, e cerca qualcuno a cui piazzare Tobias Harris. È da un po’ che cercano di liberare spazio in questo senso. Non vi stupite se va tutto in porto. Queste sono le voci.”

– Andrew Bogut

Secondo il centro-insider, quindi, pedina di scambio – accompagnato da una sostanziosa Draft compensation per addolcire una Washington in pieno rebuilding – sarebbe Tobias Harris, giocatore dal contratto imponente (oltre a questo, 2 anni rimanenti a 77 milioni complessivi) in grado di “pareggiare” quello di Beal.

Insieme al #12, stando a quanto ipotizzato oggi da NBC, potrebbe muoversi anche Matisse Thybulle, specialista difensivo richiestissimo da gran parte della Lega, che verrebbe ceduto per creare spazio in vista dell’opt-in di Harden (47.3 milioni) e del successivo (2024) rinnovo di Tyrese Maxey, giocatore tra i più amati dal pubblico di Philadelphia e in piena crescita esponenziale.

Insomma, un’operazione che prevede l’allineamento di diversi pianeti, ma la cui concretizzazione non sembra per niente impossibile. A Morey – come spesso accaduto in questi mesi – l’ultima parola.