Questo contenuto è tratto da un articolo di Jacob DeLawrence per Andscape, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
La giornata di domenica 12 febbraio 1989 è segnata a caratteri d’oro nella storia del vestiario sportivo, in particolare delle sneakers. Quella è la data in cui, in occasione dell’All-Star Game in corso a Houston, Michael Jordan ha indossato per la prima volta il Black and Red – tonalità in futuro rinominata Bred dagli amanti delle sneakers – delle Air Jordan 4. Tornando all’attualità, la Nike ha colto l’occasione per commemorare i 35 anni dal loro debutto con il lancio di una versione aggiornata e rinnovata, chiamata Air Jordan 4 Bred Reimagined, con una silhouette che ricorda quella originale.
Stando a Nike, le Air Jordan 4 Bred Reimagined sono una versione dal “nuovo design reinventato, sportivo ed in tutto e per tutto simili a quella del 1989.” In termini di rinnovamento, ha riguardato la struttura frontale e il tallone, aggiungendo dettagli in Pelle Pieno Fiore per rendere la calzatura più sofisticata. Le suole, comprese quelle interne e il tallone esterno, sono identiche alle originali, per la gioia di sportivi e collezionisti. E, in onore a Michael Jordan, sono state rivelate al pubblico in occasione del suo 61° compleanno, lo scorso 17 febbraio.
La legacy delle sneakers di His Airness ha avuto inizio certamente durante quell’All-Star Game. Tuttavia sarebbe dovuto avvenire tutto qualche giorno prima, allo Slam Dunk Contest, che però Jordan ha dovuto saltare per infortunio, dovendo rinunciare al sogno di vincerne tre di fila. Anziché osservarle nei replay delle schiacciate, i tifosi le hanno viste all’opera durante il game-high da 28 punti indossando la canotta dell’Eastern Conference Team. Ma ciò che ha reso davvero leggendarie queste scarpe è avvenuto qualche mese dopo.
Il 7 maggio i Chicago Bulls si sono trovati a fronteggiare i Cleveland Cavaliers in Gara 5, decisiva per superare il First Round dei Playoffs. Con la serie giunta sul finire, MJ ha messo dentro un jumper contro Craig Ehlo per la giocata poi nota come The Shot. Quel canestro è indubbiamente un tributo alla grandezza di Michael Jordan, ed è stato eseguito indossando un paio di Air Jordan 4, regalandole per sempre agli annali del basket.
Il famoso collezionista Marvin Barias, molto attivo sui social, era già grande abbastanza per poter ricordare quella partita e quell’azione di gioco che hanno reso Jordan una leggenda del basket. In un’intervista ha parlato dell’importanza di quella giocata:
“Le Air Jordan 4 sono balzate agli occhi di tutti quando Jordan stava provando ad imporsi scalando le gerarchie in NBA, dovendo battere i Bad Boys dei Pistons, i Celtics di Larry Bird e i Lakers di Magic Johnson. The Shot è davvero importante perché ha dimostrato a tutti che MJ potesse condurre la sua squadra alla vittoria in situazioni complicate.”
Marvin Barias
Nike è sempre stata eccellente nella pubblicizzazione dei suoi prodotti, e in questo caso non è stata da meno, associando le Air Jordan 4 alla figura di Mars Blackmon di Spike Lee, nel periodo in cui sia lui che Michael Jordan avevano quasi raggiunto il loro rispettivo status di GOAT. Il connubio è stato semplicemente celestiale. C’è un qualcosa riguardo alla semplicistica natura degli spot Can/Can’t e No Mars che ha infuocato l’appetibilità delle calzature in vista della loro commercializzazione. Affiancare la figura stravagante e sfacciata di Lee a un Jordan quasi del tutto muto ha rappresentato il perfetto Yin e Yang. Ha reso uno dei più grandi trash talkers una persona tranquilla e seria. Semplicemente geniale.
“Ho visto per la prima volta il Nero e Rosso delle Jordan 4 durante lo spot con MJ e Spike Lee, nel novembre del 1988. Quando le sneakers sono andate finalmente in commercio, nel 1989, ero davvero entusiasta e volevo averne un paio a tutti i costi. Lo spot con Lee e Jordan è stato fondamentale nel rendere storiche quelle scarpe, specie dal punto di vista commerciale.”
Mark “Jumpman” Bostic – noto collezionista del brand Jordan
L’ultimo dettaglio, che rende davvero speciali le Black and Red Jordan 4 è che ci sono solo 4 edizioni prima di questa, e solo due di esse ricordano le originali. Un must per i veri collezionisti, che desiderano avere in loro possesso un paio di scarpe uguali a quelle che Michael Jordan ha indossato sul parquet. Mark Bostic conosce a memoria tutte le differenze e similitudini tra le varie edizioni delle sneakers.
“L’edizione del 1999 era di ottima fattura, con materiali ottimi, anche se differente nel font, e sembrava simile all’originale nonostante un cambio della parte frontale. Quella del 2008 è stata messa in commercio come parte del Countdown Pack, ed è stata una delusione. Il logo del Jumpman sul retro non mi dispiace, ma la sostanza della scarpa, consistente in materiali scadenti ed un design “pesante”, si è allontanata parecchio dall’essenza delle originali e dell’edizione del ’99. La versione del 2012 non è stata molto meglio della precedente, per le stesse problematiche. Nel 2019 la Nike si è avvicinata moltissimo allo stile e magnificenza delle originali del 1989, andando di gran lunga meglio rispetto alle due precedenti edizioni. Sono eccitato in vista della prossima, poiché la Pelle Pieno Fiore darà un aspetto migliorato ed evoluto alle scarpe.”
“Le edizioni delle Black and Red Jordan 4 del 2008 e del 2012 sono sembrate strane per via del Jumpman logo al posto di quello della Nike Air nel retro della scarpa. Spero che la versione rinnovata, con la Reimagined line, mantenga il brand Nike Air ai suoi livelli. Da veri collezionisti, ognuno di noi ricorda il brand Nike Air in ognuno dei momenti più epici della carriera di Michael Jordan.”
Mark “Jumpman” Bostic