Con il 15 dicembre che si avvicina, è previsto un aumento delle offerte per Ben Simmons. Ecco 5 scenari (+ bonus) potenzialmente intriganti.

Le prime 27 partite della stagione sono andate in archivio e, al netto di alcune buonissime prestazioni dei Sixers compensate da altre disastrose, un’indicazione sempre emergere chiara: i Philadelphia 76ers non sono più un Élite Team e, in questo momento, nemmeno una contender.
Con buona pace dunque dei vari processi sommari scatenatisi dopo la serie con Atlanta e le tante invocazioni forcaiole della piazza, togliere Ben Simmons dall’equazione Sixers ha peggiorato notevolmente la squadra.
Il Front Office sa di dover dare una risposta importante a questo problema e che una trade fatta giusto per togliersi il problema non può funzionare rispetto all’idea di costruirsi uno o due title shot nel Prime di Joel. E, infatti, la posizione del GM Daryl Morey che trapela è piuttosto netta ed invariata rispetto a quest’estate: Ben Simmons si muoverà solo per un top-25 della lega, il che significa un All Star o un All Star-caliber.
Il 15 Dicembre termineranno le restrizioni per i free agent firmati in estate, spalancando le porte a diverse possibili trade (lo avevamo anticipato QUI).
I pretendenti e gli estimatori non mancano: nell’ultimo aggiornamento di Shams Charania si è parlato di New York Knicks, Los Angeles Lakers, Minnesota Timberwolves, Portland Trail Blazers, Sacramento Kings, Indiana Pacers e Cleveland Cavaliers
Tuttavia, Morey non sarà facile da convincere, e il prezzo richiesto da cui partire rimane sempre lo stesso: un top 25 della lega o una giovane promessa.
Nella fluidità tipica degli scenari NBA, che potrebbero anche portare ad una trade complessa che coinvolga diversi fattori, abbiamo proposto 5 nomi (+bonus) a cui Philadelphia potrebbe essere decisamente interessata.
CJ McCollum
In una Portland che deve cercare di mettere Dame nelle condizioni di guidare una vera contender, scambiare CJ McCollum sembra la mossa giusta per mettere al fianco di Lillard un giocatore a lui perfettamente complementare, nonché un floor raiser d’élite.
Simmons avrebbe un impatto istantaneo sul rendimento difensivo della squadra, rappresentando un’affidabile fonte di playmaking sulla quale ripartire il carico di possessi offensivi. Non è un caso che i Trail Blazers si siano dimostrati interessati ad un eventuale affare.
D’altro canto, Philly metterebbe le mani su una combo guard capace di creare per sé stessa e per gli altri, già abituata a condividere il palco con una star ingombrante ed accentratrice, e proprio per questo che troverebbe (forse) pochi problemi a trovare la chimica con Embiid, almeno sulla carta.
CJ inoltre sa giocare anche off ball con buona efficacia, caratteristica che gli permetterebbe di condividere agevolmente il campo con tutte le altre guardie presenti a roster.
Probabilmente, tra i giocatori più papabili è la scelta più intelligente da fare, dato che occuperebbe esattamente lo slot di point guard liberato da Ben Simmons. Le ultime notizie in uscita da Shams Charania citano anche i Trail Blazers fra le “contender” per la corsa all’australiano, e chi sa che non sia proprio questo il fulcro da cui partire per una trade.
Jaylen Brown
L’ala dei Celtics potrebbe pagare il momento di confusione, peggiorato da risultati non esaltanti, che sta vivendo una squadra pressata dalla necessità di risalire nelle gerarchie della Eastern Conference, dai cui vertici Boston è lontana ormai troppi anni.
La dirigenza dei verdi potrebbe trovarsi costretta a prendere scelte drastiche nei prossimi mesi, e chi sa che non sia proprio Jaylen Brown a pagarne le conseguenze.
Il volto della franchigia è certamente Jayson Tatum, e Brown è una ottima pedina di scambio per portare in maglia Celtics una point guard che possa fornire playmaking e impatto difensivo, lasciando invariata la grande quantità di tiri che passano dalle mani dello #0.
Qualora si materializzasse una trade su questa base, i Sixers non migliorerebbero il proprio reparto guardie, ma aggiungerebbero un’arma importante per dare brio e varietà ad un attacco che si sta dimostrando mediocre, soprattutto grazie all’impatto di uno scorer di primo livello, specialmente in caso si dovesse rivedere un Brown in versione 2019-2020.
Giocatore complementare al go-to-guy della situazione perfetto, che a fronte di una usage% contenuta (71° percentile, via Cleaning the Glass) garantisce stazza, capacità di andare in lunetta con costanza, ball-handling e un alto volume di tiri.
Brown è un difensore discreto sulla palla ma piuttosto pigro lontano da essa, e questo potrebbe portare a delle ricombinazioni nei quintetti, magari con un impiego differenziato di Matisse Thybulle.
Si sta pur sempre ragionando in termini di fanta-trade, ma uno scambio fra Celtics e Sixers potrebbe rimescolare un po’ le carte per due franchigie a cui sembra mancare da anni lo step successivo per diventare grandi.
Dejounte Murray
Non è un mistero (anzi, è cosa nota) che ci sia attrazione reciproca tra Pop, demiurgo di talenti, e il DPOY runner-up australiano, per cui San Antonio in estate aveva proposto un trade package comprensivo di Dejounte Murray e Lonnie Walker IV.
Gli Spurs del nuovo corso non molto giovani e certamente si gioverebbero molto delle qualità dell’australiano, che però ha un contratto piuttosto pesante.
Se le volontà di Popovich e Simmons dovessero prevalere, probabilmente potrebbe arrivare a Philly qualcosa di simile ad un pacchetto composto di Dejounte Murray e altri nomi.
A seguito di un forte interessamento da parte degli Spurs, riportato da Marc Stein, i profili aggiuntivi emersi in via ipotetica sarebbero Devin Vassell e Doug McDermott – secondo una proposta di Bleacher Report. Interessante sarebbe, inoltre, un coinvolgimento di Thaddeus Young, veterano che farebbe comodo a molte contender.
Murray è un ottimo difensore e un play rispettabile, che ha dimostrato di avere punti nelle mani e che certamente non faticherebbe a mettersi al servizio di Embiid, mentre un veterano come Young potrebbe aggiungere una giusta dose di esperienza e versatilità, sfruttabile sia con dei minuti accanto ad Embiid, sia in eventuali quintetti piccoli.
Meno plausibile lo scenario in cui venga incluso anche Vassell, che sta facendo passi da gigante in questa stagione, mentre un nome come McDermott rientra certamente tra la batteria di tiratori che rientrano nella voce “priorità” per i Sixers.
Indipendentemente dal pacchetto, una cosa è certa: i San Antonio Spurs sono fra le squadre maggiormente interessate al talento di Simmons, e viceversa.
Anthony Edwards
Morey, richiedendo pacchetti che includano una giovane star, ha fatto sapere implicitamente ai Timberwolves che, per spedire in Minnesota Simmons, c’è bisogno di un pacchetto che includa la prima scelta assoluta del Draft 2020.
A Minneapolis arriverebbe il floor raiser di cui c’è bisogno per farsi largo ad ovest e a Philly uno dei (previsti) prossimi dominatori della Lega. Per adesso, però, sembra difficile convincere Minnie a privarsi di un talento simile.
Kyrie Irving
Nonostante Kevin Durant lo rivoglia in squadra, tanto che sono arrivati aggiornamenti su un possibile rientro, il vulcanico campione NBA 2016 potrebbe essere il protagonista di uno scambio tra i più intriganti che si possano immaginare sulla carta.
Philly riceverebbe un creator d’élite, uno che appartiene allo stesso tier di Damian Lillard (blindato da Portland), mentre i Nets otterrebbero finalmente un’ancora difensiva con doti da passatore importanti, che senza alcun problema lascerebbe i possessi alla coppia Harden-Durant.
Sembrerebbe una win-win situation, nonostante anche questo scenario non sembri possa diventare concreto – almeno fino ad ora.
Bonus Track
Non è segreta a nessuno l’ammirazione di Morey per James Harden (se lo fosse, ne abbiamo parlato recentemente QUI). Il “Barba” non ha ancora firmato l’estensione con i Nets, e Simmons potrebbe essere il grimaldello per arrivare quest’estate all’ex-Rockets dopo una sign-and-trade, ma Philly deve nel caso valutare molto bene l’opportunità di tenere fino a luglio un Simmons sempre più avulso dal roster.
Non è una sicuramente un’opzione da considerare nel breve periodo, ma per Harden Morey sarebbe più che disposto ad attendere.