Dopo il drastico cambio di rotta di due anni fa alla trade deadline, gli Orlando Magic si trovano esattamente nella situazione auspicata all’avvio del processo di rebuilding. Lo loro lista di asset comprende un core promettente di giovani guidato da Paolo Banchero, ampia flessibilità salariale, il possesso di tutte le proprie future scelte al Draft e di diverse in arrivo da altre franchigie (incusa l’intrigante protetta 1-4 dei Bulls nel 2023), e non ultimo le realistiche ambizioni di avere una delle prime chiamate nel Draft di Wembanyama e Scoot Henderson.

Considerando il focus dell’organizzazione sul medio-lungo termine, è probabile che John Hammond e soci si muoveranno verso la trade deadline del prossimo 10 febbraio come “venditori”, alla ricerca di altri giovani e Draft picks. Chi potrebbe partire, dunque?


Secondo Jake Fischer (Yahoo Sports), i primi nomi in uscita sono Terrence Ross e Gary Harris. I due veterani sono intestatari di contratti, rispettivamente: da 11.5 milioni annuali in scadenza a luglio; e da 13 milioni per questa stagione e 13 interamente non garantiti per la prossima. Due noleggi a breve termine, dunque, che potrebbero attirare l’interesse di chi è alla ricerca di doti perimetrali ed esperienza in uscita dalla panchina.

Per entrambi la richiesta del front office di Orlando è una (late) first-round pick, secondo Fischer, ma allo stato attuale non sembrano esserci contender disposte a sacrificare una scelta a fine primo giro per Ross o Harris. Avvicinandoci alla fine di gennaio, dunque, è probabile che il prezzo si riduca, e che squadre in precedenza interessate a loro – tra cui Lakers e Knicks, via Yahoo – tornino a bussare alla porta.

Un altro profilo con cui Orlando conta di poter monetizzare è Mo Bamba. La sesta scelta al Draft 2018 ha firmato l’estate scorsa un biennale da 20 milioni e mezzo, e secondo diversi executive della lega ci sono delle trattative all’orizzonte. “Squadre come Lakers, Clippers, Raptors, Kings, Nets e Bulls setacceranno il big-man market, e potrebbero offrire un paio di seconde scelte per Mo Bamba”, riporta Fischer. Anche nel suo caso, John Hammond per ora avrebbe fissato il prezzo in una scelta (fortemente protetta) al primo giro.