La partita più bella della serie, una pivotal Game 5, va ai Milwaukee Bucks.

In 48 minuti selvaggi e pieni di ribaltamenti, a spuntarla sono gli ospiti. Ora, sul 3-2, Giannis Antetokounmpo e compagni sono davvero a un passo dal titolo. I Big Three hanno scelto la miglior partita per dare il loro meglio nella metà campo offensiva, combinando per 88 punti e 24 assist.


Ai Suns invece non è bastato un altro quarantello di Devin Booker, un vantaggio di 16 punti a fine primo quarto e delle grandi percentuali al tiro (55.2% FG, 68.4% 3P). L’attacco dei Bucks nei quarti di mezzo ha indirizzato questa Gara 5, che verrà ricordata come “quella di Jrue Holiday”, autore di partita e sequenza finale epiche.

Di seguito alcuni estratti dal post-game dei Phoenix Suns.


Devin Booker:

“Ce la siamo fatta scappare. Così è dura, ma bisogna dare credito a loro.”

“Nell’azione decisiva sono andato dentro pensando solo a segnare, e quando mi sono girato Jrue mi aspettava proprio lì. Secondo me, però, il problema è stato nel terzo periodo, quando per qualcosa come 5 minuti ci siamo scambiati canestri.”

“Noi diamo il nostro meglio in transizione, anche per questo dobbiamo migliorare sul lato difensivo.”

Da aggiungere, un momento di imbarazzo generale dopo la domanda di un giornalista a proposito della “frustrazione per Paul” dopo questa sconfitta – liquidata con un “next question, please.”

Chris Paul:

“Per alcuni tratti il nostro movimento di palla e uomini è stato stagnante, specialmente nel secondo quarto, e in campo c’ero io. Ne parliamo da tutto l’anno, siamo una squadra che punta molto sulla condivisione della palla, ma purtroppo a volte il cambio sistematico può farti quest’effetto. A volte lo sfrutti per il meglio, altre no.”

“Sappiamo che non ne perdiamo tre di fila da gennaio, ma da sempre il coach ci fa capire come tutto ciò che vogliamo è ‘‘on the other side of hard’ . Una partita alla volta. Questa è finita, guarderemo i video, ma già pensiamo alla prossima trasferta. Ad oggi è l’unica cosa che conta”.

Poi aggiunge sul rimbalzo finale concesso dopo il libero sbagliato da Antetokounmpo:

“Tutti si aspettano un erorre, persino lui. Dobbiamo provare a fare taglia fuori, non ci sono tanti altri modi. Poi, però, lui ha quella stazza.”

Coach Monty Williams:

“Il secondo e terzo periodo ci hanno uccisi, abbiamo concesso 79 punti, mentre nel primo e nel quarto solo 44. Dovrò rivederli per capire bene cosa sia successo, ma di certo non avevamo la stessa energia, e più che fare la differenza ci ha scavato la fossa.”

“Siamo sempre stati orgogliosi di come mettiamo gli altri in difficoltà sul lato offensivo, ma oggi non siamo riusciti a limitarli. Non è un problema di sforzo, ma di sapere lo sforzo che serve in quel dato momento. Poi rispetto a Gara 4 abbiamo aggiustato i problemi a rimbalzo e le palle perse, ma loro hanno tirato col 50% da tre, e quindi hanno avuto un nuovo vantaggio.”

“Noi, anche quando abbiamo mosso bene la palla, non abbiamo creato abbastanza dall’arco. Altre volte invece non l’abbiamo mossa abbastanza, non abbiamo fatto lavorare la difesa e questo è un altro svantaggio che non possiamo permetterci, per quanto i nostri tiri in isolamento possiamo metterli. I ragazzi lo sanno.”

Deandre Ayton:

“Non ci possiamo permettere pause, questa è stata la differenza.”

“Nella prossima gara dovremo semplicemente dare tutto, rimanendo fedeli a ciò che ci ha portati qui. Anche perchè adesso siamo noi la squadra disperata, come lo erano loro dopo Gara 2. Ci divertiremo ancora di più”.