8 modelli per 8 momenti indimenticabili della sua carriera NBA. Il ricordo della leggenda dei Lakers attraverso le sue sneakers più iconiche.

Questo contenuto è tratto da un articolo di Aaron Dodson per Andscape, tradotto in italiano da Alberto Pucci per Around the Game.
La scomparsa di Kobe Bryant il 26 gennaio 2020 a soli 41 anni ha scioccato il mondo dello sport e sono stati molti i modi scelti dai fan per ricordare e omaggiare il talento di Philadelphia. Tra questi, spicca certamente l’aumento della vendita del merchandise targato Kobe.
Anche giocatori NBA come PJ Tucker, Lonzo Ball, Montrezl Harrell, Devin Booker e altri hanno iniziato ad indossare sneakers Kobe per ricordarlo. Non bisogna infatti mai dimenticare che il Mamba rimane una leggenda anche nel mondo della calzature da gara.
Dal 1973, anno in cui la leggenda dei New York Knicks, Walt ‘Clyde’ Frazier, è diventato il primo giocatore NBA ad avere una scarpa personalizzata che portava il suo nome – le Puma Clyde – solo 60 stelle NBA hanno avuto l’onore di vedere prodotta una propria signature shoe. E Bryant è il primo di questi a lasciarci.
All’inizio della sua carriera, nel 1996, Kobe era sponsorizzato adidas, salvo poi passare a Nike nel 2003, quando era già un tre volte campione NBA. Nelle sue 20 stagioni in NBA e nel suo periodo post-ritiro, Bryant, noto per il suo interesse verso l’innovazione e il miglioramento delle prestazioni sul campo da basket anche attraverso le scarpe, ha visto prodotte 22 signature shoes, a cui si aggiungono le oltre 20 scarpe generiche con il proprio nome e logo.
Molti sarebbero i momenti iconici legati a tali modelli, ma ecco gli otto che ho ritenuto più significativi.
Il primo All-Star Game e le adidas KB8

Un mese prima di essere scelto alla numero 13 nel ricchissimo Draft 1996, l’allora fenomeno 17enne dominava le partite liceali dell’area di Philadelphia con la canotta numero 33 della Lower Merion High School. É proprio in questo contesto che Kobe firma il primo accordo pluriennale per diventare un atleta sponsorizzato adidas.
Nel suo anno da matricola, Kobe ha indossato le EQT Elevation, all’epoca uno dei modelli più innovativi del brand tedesco. E’ nella sua stagione da sophomore, tuttavia, che ha ricevuto quella che per molti è la sua prima vera signature shoe: le adidas KB8.
Durante la stagione 1997/98, l’ultima di MJ a Chicago, Bryant ha affrontato il suo idolo di infanzia in tre occasioni, in ognuna delle quali ha indossato quelle che sarebbero passate alla storia come le “Crazy 8s”.
L’ultimo incontro tra i due giocatori più rappresentativi della carriera di Phil Jackson fu l’All-Star Game nella Grande Mela. Per Bryant, alla sua prima convocazione alla partita delle stelle, il risultato finale sarà deludente, con la Western Conference sconfitta da MJ e i suoi; nonostante ciò, il figlio di Jellybean risulterà il miglior marcatore della sua squadra con 18 punti a referto.
Il primo anello e le adidas “The Kobe”

Nonostante molti indichino le KB8 come prime signature shoe di Kobe, in quanto furono le prime scarpe a portare il suo nome, sono in realtà le The Kobe del 2000 a segnare ufficialmente il suo ingresso nella ristretta élite dei giocatori omaggiati con delle calzature personalizzate.
Le scarpe in questione debuttarono durante la vittoriosa campagna in post-season del 2000. Nel realizzare il modello, adidas ha finalizzato una partnership con un’altra multinazionale tedesca, Audi, come si può ben vedere dal design ispirato dal modello TT Roadster della casa automobilistica del gruppo Volkswagen. Lo stile richiamava molto quello delle macchine sportive.
Il modello segna anche il debutto del logo di Kobe per adidas, una silhouette della giovane stella con il rappresentativo afro di quei tempi, noto come “Frobe”.
Una delle immagini più intramontabili dell’allora numero 8 giallo-viola è certamente legata a questo modello: la schiacciata contro Rik Smits. Kobe, che si infortunerà in quella partita saltando la successiva Gara 3, sarà poi determinante nel 4-2 finale contro la franchigia dell’Hoosier State, mettendosi al dito il primo dei suoi 5 anelli.
Dopo la Sneaker Free Agency: le Air Jordan PEs

Dopo 6 anni con adidas, Kobe rompe, dietro pagamento di 8 milioni di dollari di penale, il proprio contratto con il marchio d’abbigliamento tedesco nel 2003.
La stagione 2002/03 viene quindi passata da Bryant come “sneaker free agent”, ovvero come giocatore libero da qualunque contratto di sponsorizzazione. Durante questo periodo Kobe è stato visto indossare qualunque tipo di scarpa immaginabile, dalle Nike Air Force 1 a un vasto campionario di Jordan, passando per Reebok, Converse e AND1.
Un segno sulla sua futura scelta, però, è apparso nel momento in cui ha sfoggiato diversi modelli Air Jordan customizzati con i colori dei Lakers.
Le scarpe della casa dell’idolo di sempre hanno portato fortuna al ragazzo cresciuto in Italia, aiutandolo a mettere a segno tre prestazioni da oltre 50 punti: una da 51 contro Denver il 12 febbraio, indossando delle Air Jordan 7 PEs, una da 52 contro Houston sei giorni dopo, con addosso delle Air Jordan 3 Pes, e una da 55 contro Washington il 28 marzo 2003, nell’ultima partita ufficiale che ha visto scontrarsi MJ e KB.
A giugno del 2003, Bryant ha poi reso ufficiale la propria scelta, siglando un contratto di 4 anni per 40 milioni con Nike.
Gli 81 punti con le Nike Zoom Kobe 1

Particolarmente nota è la versione rossa, bianca e blu indossata in occasione dell’All-Star Game, oltre ai diversi abbinamenti di colori a tema Lakers sfoggiati nei Playoffs di quell’anno.ha raccontato di essere affascinato dal grande squalo bianco. Il risultato dell’incontro è l’elegante silhouette indossata da Bryant nella stagione 2003/04.
Particolarmente nota è la versione rossa, bianca e blu indossata un occasione dell’All-Star Game, oltre ai diversi abbinamenti di colori a tema Lakers sfoggiati nei Playoffs di quell’anno. E dopo aver indossato un altro modello nella stagione successiva, le Nike Air Zoom Huarache 2K5, Bryant era pronto per la sua prima signature shoe targata Nike.
Le Air Zoom Kobe 1, rilasciate nel gennaio del 2006, saranno le scarpe che contribuiranno alla miglior prestazione individuale di Kobe: gli 81 punti segnati contro i Raptors il 22 gennaio di quello stesso anno. Le scarpe indossate in quell’occasione – bianche, viola e nere – sono state riportate in auge da Nike nel 2019.
Le (olimpiche) Nike Hyperdunk 2008
Nel 2008 Kobe è stato capitano della vittoriosa spedizione olimpica a stelle e strisce nota, dato il magro risultato di 4 anni prima, come il “Redeem Team”.
Kobe, in questa circostanza, è la faccia della campagna pubblicitaria del nuovo modello Nike, in un iconico video in cui salta una Aston Martin in corsa.
Le Nike Zoom Kobe IV, da MVP delle Finals

Nel dicembre dello stesso 2008, Bryant ha fatto debuttare le sue nuove Nike Zoom Kobe 4, da molti considerate le migliori signature shoe mai prodotte per il basket.
Alla fine della stagione 2008/09 i Lakers vinceranno il loro primo titolo dai tempi di Shaquille O’ Neal, con Kobe che porterà a casa il suo primo trofeo di MVP delle Finali.
La vittoria contro gli Orlando Magic per 4-1 vede KB indossare tre paia di Kobe IV, tra cui il modello “61 Points”, dalla colorazione bianca, gialla e viola e con i nomi “Cathy”, “Jayden”, “Grandma” e “Mildred” scritti sulla scarpa, in onore dei parenti di Lamar Odom che avevano perso la vita. Un’altra versione nota è quella “Finals MVP”, con cui ha chiuso la contesa.
Nel 2019 la Nike ha celebrato il decennale della vittoria di Bryant rilasciando 10 paia di Protro, performance retro, Kobe 4. E più di 100 giocatori NBA hanno usato le Kobe 4 la scorsa stagione, a conferma di come il modello si sia dimostrato resistente alla prova del tempo.
Il Natale rubato e le Nike Kobe 6 “Grinch”

Il 25 dicembre 2010 le Kobe 6 versione Grinch hanno visto il proprio debutto allo Staples Center in una partita contro i Big Three di Miami. Sono queste, senza ombra di dubbio, le migliori scarpe a tema natalizio della storia della NBA, oltre ad essere tra le più riconosciute e apprezzate nel novero di quelle del Mamba.
Giocatori in tutto il Mondo hanno usato questo modello prodotto solo nel 2010. Kelly Oubre, nel dicembre del 2019, ha indossato un paio di Converse Nocturnal ispirate al tema Grinch e ha invocato a gran voce, nel 2020, una riedizione di quelle Kobe 6.
Le Little Mambas e le Kobe 5 “Chaos”
Il 25 gennaio 2020, un giorno prima del tragico incidente di Calbasas, Gianna Bryant e la sua squadra di AAU, le Little Mambas, allenate fino al giorno della sua morte proprio da Kobe, sono state fotografate durante una partita indossando delle “Chaos” Nike Kobe 5, rilasciate il 3 gennaio per la terza riedizione dal lontano lancio del 2009.
Verranno tragicamente ricordate come l’ultimo paio di signature shoes prodotte con Kobe ancora in vita.