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Questo articolo, scritto da Aaron Dodson per The Undefeated e tradotto in italiano da Federico Molinari per Around the Game, è stato pubblicato in data 21 febbraio 2020.



Durante la loro prima partita in casa dopo la morte prematura di Kobe Bryant, i Washington Wizards hanno vinto la palla a due contro gli Charlotte Hornets e il pallone è arrivato nelle mani di Isaiah Thomas. Invece di avanzare oltre metà campo, Thomas ha palleggiato sul posto per 8 secondi prima che la sua squadra venisse sanzionata per la violazione di 8 secondi nella propria metà campo. Dopo il cambio di palla, gli Hornets hanno palleggiato anche loro e commesso un’infrazione, questa volta di 24 secondi, mentre la folla alla Capital One Arena ha urlato – “KO-BE! KO-BE! KO-BE!” – il tutto mentre Thomas stava in piedi da solo, fissando le sue sneaker. Ai suoi piedi c’erano un paio di “Finals MVP” Nike Zoom Kobe 4 – lo stesso paio che Bryant indossava la notte in cui lui e i Los Angeles Lakers hanno vinto il titolo NBA nel 2009.

Thomas ha indossato quelle scarpe quattro giorni dopo la morte della leggenda NBA (41 anni) e di sua figlia Gianna (13 anni), destino fatale incontrato insieme ad altre sette persone durante un incidente in elicottero a Calabasas, California. La notte della partita degli Hornets, Thomas è arrivato all’arena indossando una canotta gialla throwback n. 8 dei Lakers, proprio di Bryant. Durante il pre-partita, si è invece imbattuto in un paio di Kobe 4 vecchie di più di dieci anni, nascoste nell’angolo in basso a sinistra del suo armadietto. Ha deciso di indossarle in onore del suo eroe e mentore di lunga data.

«Era giusto», ha detto Thomas a The Undefeated. «Non avevo visto nessuno indossarle in questa stagione, quindi ho dovuto tirarle fuori. Ma non è che indossare le Kobe mi faccia sentire meglio».

In tutta la storia NBA, Bryant è il primo giocatore con una signature shoe ad averci abbandonato, e la sua eredità nelle calzature da basket è innegabile. Ha rappresentato due grandi marchi, adidas e Nike, ricevendo 22 diversi modelli firmati e più di 20 modelli di squadra con il suo nome e logo.

Nel mese successivo alla morte improvvisa di Bryant, molti giocatori NBA lo hanno compianto attraverso le loro sneakers. Dal tirare fuori scarpe esclusive della storica linea firmata da Bryant allo scarabocchiare messaggi personali sul paio indossato in campo, abbandonando anche la fedeltà a un brand, i tributi a una delle figure più importanti nella storia dello sport – e delle sneakers – non si sono fermati.

Forse la cosa più importante è che, per la prima volta da quando è entrato in NBA nel 2003, la stella dei Lakers LeBron James ha giocato una partita con la scarpa firmata da un altro giocatore – le Kobe.

«Questa è la dimostrazione di quanto i nostri giocatori lo ammiravano», ha detto il vice commissario NBA, Mark Tatum. «Per molti dei giovani giocatori di oggi, Kobe era l’NBA. Tutti lo ammiravano. La cultura delle sneakers è così prevalente ora in NBA e nel mondo che è del tutto appropriato per loro onorarlo in questo modo. So che Kobe amava le sneaker, e il fatto che i nostri giocatori si stiano radunando intorno a queste come un modo per mostrare il loro amore e ammirazione per Kobe è incredibile».

Il 26 gennaio 2020, nelle ore successive alla notizia dell’incidente in elicottero, più di 40 giocatori in otto partite NBA sono scesi in campo indossando ai piedi un paio di Kobe.

La prima partita in programma, un incontro tra gli Houston Rockets e i Denver Nuggets, è iniziata meno di 40 minuti dopo che Adrian Wojnarowski di ESPN avesse confermato la morte della leggenda. Sette giocatori dei Rockets e Nuggets hanno quindi indossato le Kobe per la partita: Torrey Craig le Nike Zoom Kobe 7 “Galaxy”, che Bryant ha indossato nell’NBA All-Star Game del 2012; PJ Tucker un paio di player exclusive (PE) Nike Zoom Kobe 7, realizzate per la squadra di basket della Westchester High School di Los Angeles.

PJ Tucker, impareggiabile re delle sneaker in NBA (indossa più paia di scarpe in ogni partita), di solito finisce le partite giocando con le Kobe. Quel pomeriggio, ha tirato subito fuori le PE di Westchester dal borsone da 16 paia che porta con sé in spogliatoio. “RIP KB”, ha scritto Tucker con un pennarello all’interno dello swoosh di ogni scarpa. Ha anche scritto “THERE WILL NEVER BE ANOTHER” e “LOVE YOU KB24” su ogni intersuola. L’inchiostro permanente sulle rare Weschester PE di Tucker gli ricorderà per sempre il giorno in cui lui e il mondo hanno perso Bryant.

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Quello stesso pomeriggio, la guardia dei San Antonio Spurs, DeMar DeRozan, un nativo di Compton, California, ha scoperto della scomparsa di Bryant, che ha idolatrato fin dal liceo. Quel giorno DeMar ha ricevuto un messaggio al suo arrivo all’AT&T Center, prima di affrontare i Raptors nella seconda partita NBA della giornata.

«Probabilmente avevo fatto cinque passi dalla mia macchina e mio cugino mi inviò un messaggio chiedendomi: “È vero?”». Ha ricordato DeRozan. «Stava proprio intendendo: “Questa cosa di Kobe…”. Ho fatto una pausa di un minuto. Proprio come tutti, non volevo crederci. Penso di essere stato uno dei pochi a saperlo in quel momento. Mi sono seduto sul pavimento e ho cercato di elaborarlo da lì. Abbiamo giocato un’ora e mezza dopo. Tutti chiedevano cos’avessi e se stessi bene. Una volta che l’informazione fu di dominio pubblico, si potè sentire l’energia di ognuno completamente prosciugata».

DeRozan ha parlato l’ultima volta con Bryant a dicembre. «Mia figlia sta diventando grande ora e lei ama il basket», ha detto. «Stavamo parlando di farla entrare nella Mamba Academy».

In una sconfitta degli Spurs per 110-106, DeRozan ha segnato solo 14 punti indossando le Nike Zoom Kobe 5 Protros “Big Stage/Parade”, il cui lancio era previsto per il 7 febbraio. Dopo la morte di Bryant, Nike ha posticipato il rilascio. «È stata di gran lunga», ha detto DeRozan, «la partita più difficile che abbia mai dovuto giocare in vita mia».

DeRozan rappresenta un piccolo gruppo di giocatori NBA che include Thomas e la stella dei Phoenix Suns, Devin Booker, che indossa esclusivamente le Nike di Bryant in campo. Ha indossato le Kobe fin dal primo giorno: 28 ottobre 2009, la sua prima partita di Regular Season, con un paio di Kobe 4 bianche e nere. Il quattro volte All-Star ha indossato un paio di Kobe in tutte le 805 partite della sua carriera NBA, con una sola eccezione.

Il 12 febbraio 2012, Bryant ha viaggiato con i Lakers a Toronto per una partita contro DeMar e i suoi Raptors. Quel pomeriggio, DeRozan ha cercato di entrare nella testa del suo avversario abbandonando le sue solite Kobe per un paio di Air Jordan 10. Senza dubbio, il Black Mamba lo notò.

«Ricordo che indossavo delle Jordan e appena Kobe è entrato in campo era arrabbiatissimo con me. Era come se stesse dicendo – “Che diavolo sta succedendo!”. Ci abbiamo riso sopra e non l’ho più fatto. Da allora, sono rimasto fedele alle Kobe».

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Nel 2017, un anno dopo il ritiro di Bryant dall’NBA, Nike ha rilasciato la Kobe A.D. DeRozan PE, ispirata a uno dei primi e più cari ricordi della guardia tiratrice che guardava il suo idolo giocare per i Lakers mentre cresceva a Los Angeles. Altre due Kobe PE di DeRozan, una Zoom Kobe 1 Protro rossa in edizione limitata e una Kobe A.D. blu a tema olimpico, sono uscite sul mercato nel 2018.

«Ha sempre significato molto per me poter indossare le sue scarpe, sia per il nostro rapporto che per il fatto che mi abbia scelto», ha detto DeRozan. «Ho sempre indossato la sua scarpa con orgoglio e ho continuato a far vivere la sua scarpa. Questo è sempre stato il mio piano, anche prima di tutta questa storia – per onorare lui e tutto ciò che ha rappresentato».

Devin Booker, insieme a Thomas e DeRozan, ha giocato anche lui nella fatidica notte – anche lui indossando delle Kobe, naturalmente. La guardia tiratrice dei Suns ha segnato 36 punti, su 24 tiri, in un paio di Kobe 4 PE tutte viola, su cui ha scritto tra virgolette una frase che Bryant una volta gli ha detto: «Be Legendary».

Dopo aver indossato un paio di Kobe 4 PE con i colori dei Wizards contro gli Atlanta Hawks il 26 gennaio, Isaiah Thomas ha cambiato passando alle PE avute con i Nuggets durante la stagione 2018/19. Per coincidenza, le Kobe 4 gialle, navy e rosse sono le stesse scarpe con cui IT è sceso in campo dopo che il suo caro amico, il rapper Nipsey Hussle, venne ucciso a marzo 2019. “RiP Nip RiP Kobe”, Thomas ha scritto sul lato del tallone della scarpa destra, aggiungendo un verso del brano di Hussle del 2018, “Victory Lap” – “I say it’s worth it, I won’t say it’s fair”.

Quando i Wizards sono tornati a Washington per giocare con gli Hornets il 30 gennaio, Thomas ha ancora scritto messaggi sia per Hussle che Bryant sulle sue Kobe 4 “Finals MVP”, aggiungendo anche una frase – “I Love You Chyna!!!” – per onorare la sua defunta sorella. Il 15 aprile 2017, infatti, Chyna Thomas perse la vita in un incidente stradale nello stato natale della famiglia, Washington, all’età di 22 anni. La notte seguente, Thomas, che allora giocava per i Boston Celtics, iniziò i Playoffs 2017 indossando un paio di Nike Kobe A.D. PE verdi, oro e nere.

«Kobe è stata una delle prime persone a contattarmi dopo la morte di mia sorella. Mi ha aiutato a superarla per un po’. Non c’è stato solo quel giorno», ha detto Thomas. Due settimane e mezzo dopo, Thomas ha tirato fuori di nuovo le Kobe A.D. PE verdi chiudendo con un career-high di 53 punti proprio il giorno in cui Chyna avrebbe compiuto 23 anni. «Ho ancora quel paio, perché era il compleanno di mia sorella», ha detto Thomas. «È stata una delle migliori partite che abbia mai giocato. Una delle migliori partite nella storia dei Playoffs… una notte speciale per me, con le Kobe».

«Ho fatto parte del Team Kobe per tutta la mia vita», ha detto Thomas. «Indosserò sempre le Kobe e renderò omaggio, secondo me, al più grande giocatore di sempre».

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Solo cinque giorni dopo la tragedia i Lakers sono scesi in campo per la prima volta. Il 31 gennaio, durante una partita contro i Portland Trail Blazers, quasi ogni giocatore e allenatore sul parquet dello Staples Center quella notte aveva un paio di scarpe che la defunta leggenda dei Lakers ha reso intramontabili.

«Volevo solo trovare delle Kobe speciali da indossare», ha detto la guardia Troy Daniels a The Undefeated. «Ne avevo un paio che ho fatto tre o quattro anni fa attraverso Nike ID, ma non le avevo mai indossate. Ho pensato che quello sarebbe stato un buon momento per provarle in campo».

Quella notte ha segnato anche la prima volta che LeBron James ha giocato una partita NBA con la scarpa di un altro giocatore. James, che ha ricevuto una sua sneaker firmata durante ogni stagione per 17 anni, ha indossato un paio di Nike Zoom Kobe 1 Protros – un modello retro performance della scarpa che Bryant indossò nella sera degli 81 punti.

«Vedere questo è più che folle», ha detto DeRozan. «Mostra il rapporto tra Kobe e ‘Bron, che ammirava Kobe anche prima di entrare nella Lega. Mostra la quantità di rispetto che Kobe aveva tra i suoi pari e tra i grandi. Non so l’ultima volta che abbiamo visto ‘Bron in scarpe diverse dalle sue. Il fatto che ‘Bron si metta quelle scarpe dice molto».

Sul suo paio di Kobe 1, James ha scritto “Rest in Paradise KB + GG” e “Mamba4Life”. Durante la partita, ha anche indossato un paio di Nike Zoom Kobe 5 “Big Stage/Parade”.

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«LeBron in realtà si era allenato con queste scarpe un paio di volte», ha detto Daniels. «Ma non potevo credere a quello che stavo vedendo. Non indossa mai scarpe basse. Per lui metterle, è stato veramente forte».

I saluti con le sneakers sono continuati in tutta l’NBA anche nelle settimane e nei mesi successivi. Allo Staples Center il 6 febbraio, la stella degli Houston Rockets James Harden, nativo di Los Angeles, ha tirato fuori un paio di Reebok Question PE bianche, gialle e viola, che Bryant ha indossato durante la sua sneaker free agency nella stagione NBA 2002/03, prima di firmare con Nike. Harden ha avuto la possibilità di indossare un paio di Questions come atleta sotto contratto con adidas, che possiede Reebok dal 2005.

L’8 febbraio, Spencer Dinwiddie dei Nets ha rilasciato un paio di edizioni speciali della K8IROS Mark II, la sua signature shoe. Dinwiddie – che ha cambiato il suo numero di maglia dal famoso n. 8 di Bryant al n. 26 – ha impegnato il 100% del ricavato delle vendite delle scarpe nei primi nove giorni dopo la loro uscita al fondo MambaOnThree, a sostegno dei cari delle altre sette vittime coinvolte nella tragedia dell’elicottero.

«Mentre continuo a piangere questa tremenda perdita, insieme ai milioni di persone che sono state colpite a livello globale, ho voluto fare la mia parte per onorarlo in un modo unico», ha scritto Dinwiddie in un inserto incluso nella confezione promozionale delle K8IROS Mark II. «In quanto figlio nativo di Los Angeles che è cresciuto idolatrando Kobe, ho imparato molte lezioni da lui, sia dentro che fuori dal campo. Una di queste è la sua spinta imprenditoriale, che mi ha ispirato a creare la mia scarpa».

«Una delle migliori sneaker con cui abbia mai giocato», ha detto la giovane stella dei Grizzlies, Ja Morant, sulle scarpe di Bryant, durante i minuti di disponibilità ai media prima del Rising Stars Challenge durante l’NBA All-Star Weekend 2020 a Chicago. «Sono un loro grande fan. Ne ho un sacco».

In una vittoria 114-109 dei Grizzlies sui Phoenix Suns il 26 gennaio, Morant ha indossato le Nike Zoom Kobe 5 Protros “Chaos” – l’ultimo paio di Nike rilasciato prima della morte di Bryant. Morant non ha più indossato le Kobe, da allora. «Non voglio più indossarle», ha detto Morant.

Zion Williamson, atleta sotto contratto con Jordan e intervistato da The Undefeated all’All-Star Weekend 2020, ha risposto alla domanda “Qual è l’eredità di Kobe Bryant quando si tratta di scarpe da basket?” in questo modo:

«Amico, ad essere onesti, è lassù, con quella di Jordan. Soprattutto in questa generazione, perché lui era il Michael Jordan di questa generazione. Se guardi… un sacco di giocatori indossano le Kobe quando giocano a basket. Il suo impatto sul mondo delle scarpe è stato incredibile».

Durante l’All-Star Weekend 2020, le sneakers di Bryant sono apparse ai piedi di più giocatori, con il dominio delle inedite Kobe 5 “Big Stage/Parade”, indossate da Bam Adebayo, Nickeil Alexander-Walker, Shai Gilgeous-Alexander, Joe Harris, Buddy Hield, Khris Middleton, Josh Okogie, Duncan Robinson e Domantas Sabonis. Per l’All-Star Game, Adebayo ha svelato un paio di Nike Kobe A.D. con un colore ad hoc, mentre Anthony Davis dei Lakers ha segnato il tiro libero che ha dato al Team LeBron una vittoria 157-155 sul Team Giannis indossando un paio di Nike Zoom Kobe 5 Protros viola e gialle.

«Ho sempre indossato scarpe alte e medie, onestamente», ha detto AD a The Undefeated in un’intervista cinque giorni prima che Bryant morisse. «Poi, forse due anni fa, stavo provando scarpe diverse, ho messo le Kobe e ho sentito che ero più veloce. Saltavo più in alto. Tiravo meglio. Mi sentivo come Kobe. Così sono rimasto con loro… amo le Kobe».

All’All-Star Game, l’assistente allenatore dei Lakers Phil Handy ha collaborato con Brand Aces su un paio di Kobe 5 “Chaos” dal design personalizzato. Il primo sguardo dato a questo paio, che presenta “KOBE” su una scarpa e “GIGI” sull’altra, ha fatto venire le lacrime agli occhi di Handy, quando le ha aperte per la prima volta. «Essendo qualcuno che ha avuto la possibilità di conoscere un po’ Kobe e capire chi fosse», ha detto Handy, «è un onore avere una scarpa come questa per rappresentare lui, la sua famiglia e tutto ciò che rappresentava. Ecco cosa significa per me».

Bryant ha significato tutto per il basket – e, di conseguenza, per le sneakers. I tributi continueranno ad arrivare e si estenderanno ben oltre lo shock della sua morte, perché l’eredità di Bryant nel mondo delle calzature è davvero eterna.

«Non giocherò mai nelle scarpe di un altro giocatore finché sarò nella Lega d’ora in poi», ha detto DeRozan. «Ecco quanto amo le scarpe di Kobe».