La stagione NBA 2020/21 potrebbe iniziare a Natale. Anche nel 2011 la Lega dovette affrontare una situazione simile, con il cosiddetto lockout che costrinse le squadre a scendere in campo con qualche mese di ritardo. Come andò quella volta per i New York Knicks?

Questo articolo, scritto da Michael Corvo per The Knicks Wall e tradotto in italiano da Marco Richiedei per Around the Game, è stato pubblicato in data 2 novembre 2020.


Il contesto


La stagione 2010/11 dei Knicks si era conclusa con uno sweep al primo turno dei Playoffs per opera dei Boston Celtics. Nonostante la delusione, comunque, la presenza di Carmelo Anthony e di Amar’e Stoudemire offriva un certo ottimismo per il futuro.

Al Draft del 2011, il General Manager Glen Grunwald (assunto poco tempo prima in sostituzione di Donnie Walsh) scelse con la 17esima pick Iman Shumpert, che emerse fin da subito per le sue doti difensive. Venne acquisito anche Josh Harrellson (dai New Orleans Hornets), che giocherà poi solo 37 partite.

Il lockout si concluse l’8 dicembre, dando immediatamente il via a una offseason iper-condensata che costrinse i Knicks a fare scelte affrettate riguardo al roster. Anthony Carter, Shelden Williams, Roger Mason Jr, Derrick Brown e Shawne Williams furono liberi di firmare altrove e i Knicks misero a contratto Jerome Jordan.

I Knicks decisero poi di tagliare Chaunchey Billups – che a 35 anni era ancora un valido giocatore (16.8 punti a partita la stagione precedente) – nonostante le intenzioni iniziali fossero altre. Mark Cuban aveva infatti deciso di lasciar partire Tyson Chandler, fresco del titolo NBA con i Dallas Mavericks, e i Knicks approfittarono della situazione. Firmarono infatti Chandler con un contratto quadriennale da 58 milioni di dollari e resero free agent Mr. Big Shot.

“Non volevamo tagliare Chauncey. Sostanzialmente è come se lo avessimo scambiato per il centro titolare della squadra vincitrice dell’ultimo titolo NBA”.(Glen Grunwald)

I Knicks aggiunsero poi Mike Bibby (contratto di un anno al minimo salariale per il 33enne) e Baron Davis ad un reparto point-guard già composto da Toney Douglas (fresco di una solida stagione da rookie) e da Shumpert.

“Penso che la squadra assomiglierà ai Celtics di qualche anno fa. Ora Melo sarà più coinvolto nei pick&roll e ciò è sicuramente positivo: Melo è uno dei migliori passatori che abbiamo e d’ora in poi parteciperà in modo attivo alla costruzione del gioco.” (Mike D’Antoni) (SPOILER: non accadde nulla di tutto ciò)

Infine, a fine dicembre Grunwald firmò altri due giocatori: Steve Novak e Jeremy Lin.

“Non è chiaro per quanto tempo i Knicks abbiano intenzione di tenere Lin. Il suo contratto non è garantito, quindi possono tagliarlo in qualsiasi momento prima del 10 febbraio senza dover pagare il resto del suo contratto. Se e quando Shumpert recupererà dal suo infortunio, probabilmente riprenderà il suo ruolo in squadra a discapito di Lin.” (Marc Stein)

Mike D’Antoni aveva a disposizione anche Landry Fields, anche lui reduce da un’incoraggiante stagione da rookie, e il centro di riserva Jared Jeffries.

La costruzione affrettata del roster, unita ad un calendario alquanto fitto (quasi 20 back-to-back), segnò quindi in modo piuttosto marcato la stagione 2011/12, e soprattutto quella dei Knicks.

Regular Season

I Knicks chiusero la prima partita della stagione con un’emozionante vittoria per 106-104 contro i Celtics. Oltre al risultato, vale la pena ricordare anche i 37 punti di Carmelo Anthony e lo scontro piuttosto acceso tra Chandler e Garnett.