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Questo contenuto è stato prodotto in data 22 marzo 2021 da Rajpal Brar per 3CB Performance.


LeBron James, durante il match contro gli Atlanta Hawks, ha subito una distorsione alla parte alta della caviglia destra, e resterà fuori a tempo indeterminato. Questo tipo di infortunio, in termini medici, è conosciuto come lesione sindesmotica, e riguarda un danno ad uno o più legamenti che connettono e stabilizzano le estremità di tibia e fibula, o perone.


Ovviamente, la severità del danno determina i tempi di recupero. Una lesione di questo genere va dal primo grado, che costringe a star fermi per circa 4 settimane (a volte si può provare a velocizzare, ma i rischi aumentano di molto), al terzo, che invece richiede un’operazione chirurgica e una pausa di almeno 3 mesi. Ad ogni modo, si possono stabilire tempi anche superiori ai 3 mesi in caso di danni ulteriori, come fratture e/o danni ai legamenti deltoidei della caviglia.

Oggi non si conosce ancora con precisione la gravità dell’infortunio di LeBron, ma ci sono vari fattori che fanno capire che non si dovrebbe trattare di qualcosa di eccessivamente preoccupante. Ovvero:

1. Il piede, al momento del contatto, non era completamente appoggiato sul parquet di gioco, dunque questo ha in parte limitato la pressione sull’articolazione;

2. La rotazione esterna della caviglia è stata relativamente lieve;

3. James si è rialzato dopo poco tempo ed è addirittura tornato in campo, segnando una tripla e correndo in difesa;

4. Il giorno dopo il Re ha viaggiato con la squadra verso Phoenix; al contrario, in caso di infortuni abbondantemente preoccupanti, il giocatore resta fermo senza esporsi a variabili potenzialmente rischiose, come il volo;

5. Nel corso della partita lo abbiamo potuto vedere con un tutore, come ci si aspettava, ma senza nessuno strumento (stampelle o dispositivi di altro genere) necessario per camminare e dosare il peso;

6. Generalmente, il termine “indefinite” per indicare il tempo di recupero stabilito è sempre un buon segno, perché significa che l’infortunio verrà monitorato costantemente dallo staff medico della squadra.


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Nel complesso, la prognosi di questo tipo di infortuni per gli atleti d’élite come James è piuttosto positiva se viene svolto un lavoro di recupero adeguato. In questo caso, inoltre, parliamo di uno degli atleti più devoti, sani e resilienti di sempre, con un fisico pronto a recuperare sempre al meglio. Ricordate, per esempio, l’infortunio al muscolo adduttore rimediato pochi mesi dopo il suo debutto con i Lakers? Recuperò in circa sei settimane, quando il suo fisioterapista affermò che, di norma, avrebbe potuto metterci anche sei mesi.

Un’altra buona notizia è la presenza di Judy Seto nello staff dei campioni NBA in carica, celebre per la sua capacità di occuparsi splendidamente degli infortuni rimediati a stagione in corso.

Tutti gli spunti esaminati fanno dunque trasparire un sottile ottimismo per il ritorno di James, che vuole farsi trovare pronto ancora una volta per la caccia al titolo NBA 2021.